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Scritto da Domenico D'Amico   
Mercoledì 05 Marzo 2014 21:07

GLI INTERESSI E L'ESTRAZIONE DI VALORE

Proviamo con questa breve riflessione a sottolineare qualcosa che, pur essendo sotto gli occhi di tutti, viene puntualmente (volutamente?) ignorato, o per meglio dire malcelato.

Il facile calcolo che faremo è relativo alla spesa in interessi sul debito pubblico rapportata alla spesa totale dello Stato italiano; la percentuale riportata rappresenta il rapporto tra spesa per interessi e spesa totale dello Stato Italiano.


Vediamo gli ultimi 5 anni:

2009 -----> 71 mld in interessi su un totale di 765 mld di spesa = 9,28 %
2010 -----> 71 mld in interessi su un totale di 788 mld di spesa = 9,01 %
2011 -----> 78 mld in interessi su un totale di 782 mld di spesa = 9,97%
2012 -----> 86 mld in interessi su un totale di 786 mld di spesa = 10,94 %
2013 -----> 84 mld in interessi su un totale di 792 mld di spesa = 10,60%

Questo dato, rilevantissimo nella sua sintetica chiarezza, indica l'estrazione di valore che il sistema bancario e in generale i detentori di debito pubblico operano sulla spesa pubblica; qualcuno li chiama investitori, altri redditieri, altri ancora, con benevolenza, risparmiatori.

A questo proposito, una breve ma importante parentesi: i grafici elaborati da Vito Zuccato su dati di Bankitalia e Cassa Depositi e Prestiti ci danno chiaramente il quadro della situazione.
Insomma, è il sistema bancario – italiano e straniero - il principale possessore di titoli di debito pubblico, e in seconda battuta i grandi investitori, privati e istituzionali.



Tornando al discorso iniziale:
cosa ci viene raccontato di solito in merito agli interessi pagati sul debito pubblico?
Di solito si mette in rapporto la spesa per gli interessi sul debito pubblico con il PIL.
Ma questo distorce non poco la realtà; vediamo perché.

Considerato che il PIL = C + I + G + (X-M),
e che la lettera G della formula sta lì ad indicare la spesa pubblica, si capisce facilmente come la spesa pubblica sia solo una parte del Pil stesso.

Quindi per essere coerenti con la costruzione delle formule e delle varie classificazioni logiche, al Pil andrebbe rapportato il totale della spesa per interessi, includendo nel computo la spesa per interessi relativa al debito pubblico SOMMATA A QUELLA RELATIVA al debito privato (italiano).
In quel modo vedremmo chiaramente l'estrazione di valore (sempre in percentuale) del sistema bancario da tutto il sistema sociale ed economico del Paese*.
Piccolo particolare: quest'ultimo dato non è per niente facile da trovare.
Chissà perché...

'A pensar male si fa peccato, ma spesso ci si indovina' - Giulio Andreotti.

*Il tutto a prescindere (e in aggiunta) al furto legalizzato di appropriazione del nominale all'origine da parte del sempiterno sistema bancario.