da Vito Zuccato » 07/02/2012, 21:59
Resoconto della prima serata del 6 febbraio.
Il dott. Paolo Ermano ha fatto l'en plein del perfetto difensore del sistema bancario.
Mi aspettavo decisamente qualcosa di meno noioso. Ogni tanto qualche spunto di nostalgia dei tempi che furono e cenni di rivoltosità da broker padano-veneto.
Di seguito i punti salienti, evidenziando in particolare quelli finali (con «••»):
• citazione del mercantilismo teorizzato da Immanuel Kant: "commercio per evitare la guerra";
• storia delle cessioni di sovranità nazionali per abbattere i costi di prodizione e commercializzazione infra-europei: Europa del carbone e dell'acciaio, dell'assenza di dogane, della libera circolazione delle persone;
• l'Europa è bella, io sono uno strenuo europesta, il problema è che l'Europa è stata fatta mettendo assieme territori troppo diversi da quasi tutti i punti di vista e che tutt'ora rimangono tali, specie su: fiscalità, professionalità, ricchezza, stato sociale; persiste l'assenza di compensazioni economico-monetarie tra nazioni fondatrici;
• I love UK: è lì che i ricchi hanno inventato lo stato sociale auto-tassandosi e giocando con le compensazioni tra settore agrario e settore industriale;
• inserimento della tematica monetaria quasi calata dall'alto, tipo deus ex machina;
• soluzione alla crisi ritornando alle compensazioni di stampo mercantile e riaprendo le bocciofile delle pacche sulle spalle di una volta e ri-iscrivendosi ai partiti politici, fare casino ma con umilté, come nei mitici Anni 60 e 70 (sic!);
• necessità di reitrodurre vincoli ferrei al libero movimento di capitali come durante il Gold Standard di Bretton Woods e di gestire la competizione mercantile europea e internazionale solo con le merci, ritornando ai mitici Anni 60 e 70 dopo la sbornia finanziaria iniziata a fine Anni 70 che ha dato libera circolazione ai capitali;
• l'intero sistema bancario è finanza: non ha alcun senso la finanza legata soltanto alle speculazioni estreme internazionali;
•• la teoria del signoraggio è una bufala di internet (dopo intervento durante il dibattito di vari signORA!!!™ggisti presenti in sala*): leggete libri accreditati a livello internazionale e spegnete internet, oltre che la televisione: so bene quello che dico perché è un tema quello del signoraggio dove si dicono solo panzane ultimamente, su cui sono molto ferrato;
•• l'indipendenza della banca centrale dal governo è la condizione INDISPENSABILE per la democrazia (*idem);
•• l'indipendenza della banca centrale dal governo è la condizione INDISPENSABILE per la separazione dei poteri dello Stato Costituzionale Ante Litteram (*idem);
•• l'indipendenza della banca centrale dal governo è la condizione INDISPENSABILE per tenere a freno L'Uomo Cattivo™ (*idem);
•• l'indipendenza della banca centrale dal governo è FONDAMENTALE perché gli individui privati in carne e ossa sono soltanto degli imbecilli che sanno soltanto spendere male i soldi (*idem);
•• statisticamente-storicamente, ovunque c'è banca centrale dipendente dal governo, o c'è dittatura o c'è inflazione a go-go, lo dicono insigni studi internazionai accreditatissimi, lasciate perdere (*idem);
•• gli stampatori a go-go DEVONO essere necessariamente dei Primati Molto Buoni e Mansueti, altrimenti è OBBLIGATORIA la banca centrale indipendente dal governo per bastonare sulle palle per l'eternità un popolo composto da tanti piccoli Adolf Hitler;
•• neanche lontanamente sfiorata la moneta bancaria commerciale, se non intervenivano i signORA!!!™ggisti non parlava nemmeno della banca centrale.
Serve altro?
Ai punti «••» le argomentazioni sono le solite noiose FATTE CON LO STAMPINO e (and) copiabili perfettamente da internet. Allucinante come siano state spiattellate una dietro l'altra e pressoché testuali come le ho scritte io qui.
La sala era piena zeppa, una settantina di persone almeno, un sacco di signORA!!!™ggisti euroschiavisti accorsi ad hoc, senza contare che l'intera organizzazione-sponsorizzazione e molti ospiti VIP (tra cui Valerio, Christian Venuto e io) erano su sponde pressoché antitetiche al relatore.
Sono intervenuo parecchio nel dibattito, sia con domande che con precisazioni di varia natura e facendo slalom tra le proposizioni dei signORA!!!™ggisti e del relatore, alle quali il nostro ha replicato in maniera disordinata e fumosa, a tratti pure indisponente e seccata e con atteggiamento che nasconde a fatica delirio, confondendo ovviamente i piani logici come sempre accade tra i difensori della perfezione bancaria.
Ho inquadrato l'Ermano come un bundesbankista in salsa italiana, cioè un regionalista mercantilista puro con le braccine corte per il rigore finanziario.