In questo thread si discute sulla proposta articolata di riforma monetaria che il Movimento Moneta@Proprietà potrà fare pubblicamente.
Di seguito riporto la proposta che già alcuni anni fa io avevo avanzato per il dibattito.
Per quanto mi riguarda, essa risulta assodata, ma ciò non impedisce di certo nuovi sviluppi alla discussione da parte di persone sia interne che esterne al Movimento.
La persona giuridica "Ministero del Tesoro" emette moneta nominale dichiarandola di proprietà della collettività delle persone fisiche di cui è rappresentante e distribuendola alla stessa attraverso tre canali in combinazione:
1. erogazione del reddito monetario di esistenza a ogni persona fisica, che così diventa un ente emittente indipendente;
2. pagamento dei soggetti che forniscono servizi di carattere pubblico: dipendenti pubblici e imprese private che lavorano per il settore pubblico per gare di appalto; vengono erogati tutti i tipi di servizi pubblici ritenuti necessari dalla collettività;
3. prestiti senza interessi per finanziare progetti e attività di carattere privato di persone fisiche o di persone giuridiche private (imprese): ogni prestito rispetta un codice etico ben definito e deciso dalla collettività, la quale ha così totale controllo e totale responsabilità sulla politica monetaria – in senso larghissimo – che intende adottare; la moneta rimborsata dai soggetti del settore privato viene riciclata e ricanalizzata dal Tesoro in 1. e/o in 2., in combinazione con l'emissione di moneta tramite gli stessi canali 1. e 2. e in base all'effettivo peso dei rimborsi dei prestiti nel periodo considerato.
Di tale sistema monetario sono subito evidenziabili alcuni aspetti e conseguenze:
- i nuovi contratti di debito delle Pubbliche Amministrazioni sono aboliti e al massimo viene estinta per rimborso esclusivamente la parte del vecchio debito pubblico verso soggetti non bancari e soltanto in quota capitale (non viene pagato nemmeno lo sconto);
- il prelievo fiscale viene eliminato; lo si reintroduce soltanto se viene considerato strettamente necessario per il controllo della massa monetaria a livello locale/aggregato e facendolo incidere preferibilmente sul patrimonio strettamente monetario di privati e imprese e/o sulle singole transazioni commerciali; il rimborso dei prestiti al settore privato descritto al punto 3. può essere già considerato una leva fiscale, fino a oggi non sfruttata poiché da sempre la moneta creata e prestata dal sistema bancario viene rigorosamente distrutta un volta restituita allo stesso;
- ogni attuale sportello bancario diventa "sportello del Ministero del Tesoro" dopo confisca delle intere strutture del sistema bancario;
- il mercato dei debiti fruttiferi privati (prestiti e titoli obbligazionari a sconto o a cedola di interesse) non scompare perché viene vietato, ma perché perde di senso;
- il mercato delle partecipazioni societarie private (quote e titoli azionari) rimane in vigore e anzi può subire forti modifiche sotto vari punti di vista, specialmente a causa dell'estinzione di quello dei debiti.