fonte http://www.ilsole24ore.com/art/economia/2012-03-21/leuropa-trappola-181320.shtml?uuid=AbcuedBF
il programma di credito da 1000 miliardi di euro della Banca centrale europea, teso a iniettare liquidità nel sistema bancario dell’Europa, avesse tranquillizzato i mercati finanziari globali
Ma ora i tassi di interesse sui titoli di Stato italiani e spagnoli registrano un nuovo incremento e tornano a sfiorare il 6%
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i mercati stanno chiaramente manifestando un forte dubbio sull’eventualità che Spagna o Italia siano disposte a sostenere il proprio onere debitorio.
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il debito della Spagna con il sistema Target di finanziamenti della Bce è cresciuto di 55 miliardi di euro (72 miliardi di dollari) tra febbraio e marzo, perché bisognava prevedere una compensazione per l’esodo di capitali di tale importo.
Ora è chiaro che è la stessa Bce ad aver causato gran parte della fuga di capitali da Paesi come Spagna e Italia, perché il credito a basso costo da essa offerto allontanava i capitali privati. L’obiettivo delle misure attuate dalla Bce era quello di ripristinare la fiducia e dar vita a una ripresa del mercato interbancario. Anche su questo fronte non ha riscontrato grandi successi, malgrado l’ingente quantità di denaro messa a disposizione.
Ora sono i francesi a vacillare.
Infine, la fornitura pubblica e permanente di credito a basso costo porterebbe a una prolungata infermità, se non addirittura a un collasso economico dell’Europa, dal momento che l’Eurozona diverrebbe un sistema di gestione centrale con un controllo statale sugli investimenti. Questi sistemi non possono funzionare, perché eliminano il mercato dei capitali come principale meccanismo di comando del sistema economico.
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