CIPRO

Questa sezione accoglie discussioni e segnalazioni su articoli usciti dai vari mezzi di informazione

CIPRO

Messaggioda domenico.damico » 21/03/2013, 12:45

Cipro: giá deciso prelievo forzoso in tutta Europa

A sostenerlo e' Athina Kyriakidou, membro dell'Opposizione cipriota (Partito Democratico): VIDEO. Intanto il portavoce del governo di Nicosia avverte: probabile che il parlamento non approvi l’accordo con l’Eurogruppo. Il voto alle 17.

NICOSIA (WSI) - Presto tocchera' anche a noi. Nell'esprimere la sua solidarieta' per la gente di Spagna, Grecia, Francia, Irlanda e Italia, uno dei membri di spicco del parlamento cipriota ha detto a questi paesi di rassegnarsi: l'Eurogruppo ha gia' deciso per un prelievo forzoso dai conti bancari di tutta l'Europa.

In un'intervista a Bloomberg, Athina Kyriakidou, membro del Partito Democratico cipriota (DIKO) all'Opposizione, ha detto di essere convinta che l'Eurogruppo imporra' una misura simile anche negli altri paesi del blocco a 17.

"Non voteremo per una misura ingiusta che entrera' in vigore prima o poi anche negli altri paesi del Mediterraneo" e in Irlanda. "Hanno gia' deciso tutto, anche gli altri stati europei saranno contaminati".

Il parlamento di Nicosia si esprimera' oggi sulla decisione relativa al prelievo forzoso dai conti bancari, misura che sono obbligati a imporre se vogliono accettare gli aiuti concessi dalla Troika e pari a 10 miliardi.

Viste le difficolta' incontrate dai legislatori nel processo di negoziazione, il voto potrebbe essere ancora una volta posticipato.

Fonte: http://www.wallstreetitalia.com/article ... uropa.aspx
Un No deve salire dal profondo e spaventare quelli del Sì.
I quali si chiederanno cosa non viene apprezzato del loro ottimismo.
Ennio Flaiano
domenico.damico
 
Messaggi: 748
Iscritto il: 21/09/2011, 21:45
Località: Padova

CIPRO

Messaggioda domenico.damico » 21/03/2013, 15:49

Cipro, i consumatori studiano denuncia contro Ue, Bce e Fmi: «Creano il panico tra i correntisti»

Prelievo forzoso o no? Nel week end il presidente di Cipro Nicos Anastasiades ha tenuto un discorso alla nazione annunciando l'intenzione di attuare un prelievo forzoso sui conti correnti, necessario per sbloccare il prestito della Troika (Unione Europea, Fondo monetario internazionale e Banca centrale europea). Lunedì i mercati finanziari

Il Sole 24 Ore - leggi su http://24o.it/gkChd
Un No deve salire dal profondo e spaventare quelli del Sì.
I quali si chiederanno cosa non viene apprezzato del loro ottimismo.
Ennio Flaiano
domenico.damico
 
Messaggi: 748
Iscritto il: 21/09/2011, 21:45
Località: Padova

CIPRO: approfondimenti

Messaggioda domenico.damico » 26/03/2013, 9:58

Un No deve salire dal profondo e spaventare quelli del Sì.
I quali si chiederanno cosa non viene apprezzato del loro ottimismo.
Ennio Flaiano
domenico.damico
 
Messaggi: 748
Iscritto il: 21/09/2011, 21:45
Località: Padova

Re: CIPRO

Messaggioda domenico.damico » 16/04/2013, 16:31


Le richieste mutaforme di Nicosia

By bimboalieno– 12 aprile 2013

La crisi cipriota è senza dubbio una delle pagine più interessanti della finora breve Storia della zona euro. Un piccolo Paese che evidenzia diverse delle distorsioni e incongruenze delle regole interne all’Unione monetaria e delle risposte che l’Unione monetaria dà al deflagrare degli eventi.

Abbiamo già affrontato in diversi post la questione di cosa sia successo a Nicosia (su tutti suggerisco “il creativo haircut cipriota“). Riassumendo rapidamente la Repubblica di Cipro si è ritrovata a gestire un buco (17 mld€) grande approssimativamente quanto il suo PIL a causa di una sovraesposizione su titoli greci (vedi nota a fine articolo).
Per far fronte a questa improvvisa voragine è stato strutturato un piano di bailout, nel quale UE (per 9) e FMI (per 1) offrono un aiuto da 10 mld€ complessivi, mentre a Cipro spettava l’impegno di reperire i restanti 7 mld e la scelta di come reperirli é ricaduta sul prelievo forzoso dai conti correnti, come ben sappiamo.

Per restituire ad UE e FMI i dieci miliardi -che vengono erogati oggi per non lasciare Cipro da sola coi suoi problemi- la Repubblica di Cipro attuerà nei prossimi anni un piano di risparmi (altrimenti detto austerity: più prelievi fiscali e meno spesa sociale). Per effetto di questa austerity e del fatto che l’economia cipriota si basa(va) su finanza e turismo ed ora potrà far conto solo sul turismo, si stima che il calo di PIL per Cipro sarà del 12,5% per l’anno 2013 con “more to come” negli anni a venire, come si suol dire.

Scatta quindi la preoccupazione che, a causa del tirar la cinghia, come insegnano Grecia e Portogallo, vada poi a finire che Cipro non riesca a rimborsare gli aiuti. Pertanto gli ingegneri che hanno pensato al piano di bailout hanno studiato un accorgimento: occorre che Cipro abbia una dotazione iniziale di risorse maggiore per far fronte al calo di PIL che deriverà dalla necessaria austerity, quindi il piano di bailout viene rivisto da 17 a 23 mld€, dove la cifra erogata da UE e FMI rimane ferma a 10 (9+1) mld€ e Cipro troverà invece di 7 la bellezza di 13 mld€. Dove possa mai andarli a prendere non si sa…. Ah già, che sciocco, ora ricordo…

Fattisi due conti con un pallottoliere, una biro ed un tovagliolo di carta, il presidente cipriota Micos Anastasiades ha dichiarato che chiederà all’Eurozona un “aiuto supplementare per far fronte all’aggravio del conto del salvataggio del Paese“.

Sì, avete capito bene: chiederà un aiuto a ripagare l’aiuto.

La lettera -dice Anastasiades- a Barroso e Van Rompuy

“sottolineerà la necessità di un cambiamento di politica della Ue verso Cipro accordando un aiuto supplementare tenendo conto delle difficoltà alle quali dobbiamo far fronte a causa della crisi economica e delle misure che ci sono state imposte”

Cosa vorrà dire? Sembra non avere dubbi Jereon Dijsselboem (il più grande comunicatore che la Storia recente del Vecchio Continente ricordi): prima dell’inizio della riunione ECOFIN con i ministri finanziari dei Paesi dell’unione monetaria ha ribadito che il conto del salvataggio di Cipro, passando a 23 miliardi, non prevede aumenti di aiuti da parte della UE; pertanto 13 miliardi saranno a carico dell’isola.

“Non vogliamo i vostri soldi”

Ma certo! Cosa avete capito? Nicosia ha chiarito ben presto:

“Cipro non sta chiedendo un nuovo aiuto finanziaro, denaro supplementare, ma un sostegno più forte della ‘task force’ della Commissione europea, ecco cos’era l’aiuto supplementare”

E anche la Commissione europea ha spiegato:

“Oggi c’è stato un malinteso sulla richiesta di Cipro di ulteriori aiuti dall’Europa. Il programma di finanziamento della UE può arrivare fino a 10 miliardi e tutti concordano su questo, Cipro compresa”.

Ma quali aiuti finanziari! Si richiedono supporto morale, pacche sulle spalle, cori d’incoraggiamento e -se proprio volete esagerare- qualche sonata di vuvuzela…

Peccato solo che ci sia il solito gaffeur, questa volta è toccato al portavoce del governo tedesco, Steffen Seibert:

“L’importo destinato al salvataggio europeo di Cipro, deciso in 10 miliardi di euro, non cambierà, anche se il Paese ha chiesto che la cifra venga riviste al rialzo. Tale importo è già molto alto”.

E pensare che ci avevamo quasi creduto…

L’evoluzione prevedibile degli eventi è ora che l’impasse economica del Paese provocherà per l’integerrimo Anastasiades (indagato per aver fatto trasferire fondi della sua famiglia dalle banche prima di disporre il blocco dei capitali) un calo di consensi. Pure lui qualcosa da Grecia e Portogallo avrà imparato, no? Il rischio, per i cittadini ciprioti, è che preso dalla paura di perdere consenso il presidente Anastasiades pensi di fare un bel cocktail di populismo e demagogia e si metta in testa strane e/o creative idee di tipo monetario, alla ricerca di dannose scorciatoie: e -sorpresa- una delle prime azioni del presidente cipriota è stata la tentata rimozione del banchiere centrale di Nicosia. Come riporta il Wall Street Journal, Mario Draghi, che non è esattamente uno sprovveduto, è già intervenuto a riguardo inviando il 10 aprile una lettera al presidente Anastasiades, in cui sottolinea la gravità di un atto quale l’estromissione del Governatore di una Banca centrale. L’arrivo della missiva è stato confermato dal nuovo ministro delle Finanze cipriota, Harris Georgiades. Prendendo posizione dopo le crescenti voci di una prossima rimozione del Governatore della Banca centrale di Cipro, Panicos Demetriades, Draghi ammonisce che

“avviare la procedura per estromettere un Governatore è un passo molto grave che può essere intrapreso solo a fronte di pesanti accuse sulla materializzazione di uno dei motivi previsti dalle leggi comunitarie per l’allontanamento. In mancanza di questi presupposti qualsiasi tentativo di creare prove contro un Governatore così da esercitare pressioni sullo stesso metterebbe a rischio l’indipendenza del Governatore centrale che è tutelata dallo statuto. Qualsiasi procedura in questo senso deve avere l’avallo giudiziario della Corte di Giustizia europea.”
(ingrandimento mio)

Cipro ha conquistato in poco tempo le prime pagine ed in una manciata di giorni è scomparsa dai principali mezzi di informazione, ma c’è più di un motivo per non distogliere lo sguardo e tenere alta la soglia di attenzione.

Nota: documenti sensibili sulla incompetente gestione della bank of Cypruse sulla fusione fra Laiki Bank e la greca Marfin Egnatia Bankve li ho già proposti, ma li ripropongo qui per coloro a cui fossero sfuggiti.


Fonte: http://bimboalieno.altervista.org/?p=6730

MIO COMMENTO:

Da leggere e rileggere le parole di Draghi; senza pruriti sovranari, ma con la volontà di capire come un opera di blindatura così importante della figura e dell'opera di un burocrate (il banchiere centrale) possa essere avvenuta sotto i nostri occhi, senza che nessuno aprisse bocca.

Qui la forma si fa sostanza; e interviene ancora la deformazione del quadro giuridico a favore dei guardiani del sistema (in questo caso il banchiere centrale di Cipro e il suo staff), tutti ossequiosamente ligi alla loro cultura di provenienza, quella della banca.

Siamo di fronte a un credo religioso: la determinazione espressa nelle parole di Draghi, il peso di certe espressioni, di taluni convincimenti e passaggi logici superano di qualche ordine le intenzioni del più scatenato dei sovranari denoantri; per non parlare della competenza e delle argomentazioni teoriche, ben superiori e supportate da centri studi da fantascienza.

Queste lettere sono l'equivalente della minaccia di scomunica del Papa nel medioevo, con la stessa identica conseguenza: la vittima, se colpito, sarà trattato come un appestato incapace di provvedere a se stesso e altamente contagioso.
Un No deve salire dal profondo e spaventare quelli del Sì.
I quali si chiederanno cosa non viene apprezzato del loro ottimismo.
Ennio Flaiano
domenico.damico
 
Messaggi: 748
Iscritto il: 21/09/2011, 21:45
Località: Padova

CIPRO VUOLE RISTRUTTURA CON UE E FMI...

Messaggioda domenico.damico » 04/09/2013, 11:22

Nicosia vuole già rinegoziare salvataggio con Ue e Fmi
19 giugno 2013 11.50


Roma, 19 giu. (TMNews) – Cipro sta già cercando di rinegoziare i termini del suo salvataggio internazionale. La scorsa settimana, riporta in prima pagina il Financial Times, il presidente Nicos Anastasiades ha inviato una lettera alle istituzioni europee e al Fondo monetario internazionale in cui avverte che così com’è il programma non può essere attuato, perché sta provocando all’economia danni perfino più gravi di quelli previsti.

Fonti europee, citate da Dow Jones, hanno subito precisato di non attendersi cambiamenti sul programma previsto per Cipro all’Eurogruppo dei ministri delle finanze che si svolgerà domani.

Il leader cipriota sostiene in particolare che la ristrutturaziopne delle due maggiori banche del paese, assieme al famigerato prelievo forzoso sui conti superiori ai 100. 000 euro, è stata effettuata in maniera avventata, distruggendo patrimoni di molte società e soffocando l’attività.

“L’economia è stata fatta precipitare in recessione, portando ad un ulteriore aumento della disoccupazione e rendendo più difficile il risanamento delle finanze pubbliche”, afferma Anastasiades nella missiva. Dopo una intensa trattative, l’isola ha stretto l’accordo con Ue e Fmi sul suo salvataggio nemmeno due mesi fa.

Questa è una notizia dell’agenzia TMNews.

Fonte: http://www.internazionale.it/news/cipro ... -ue-e-fmi/
Un No deve salire dal profondo e spaventare quelli del Sì.
I quali si chiederanno cosa non viene apprezzato del loro ottimismo.
Ennio Flaiano
domenico.damico
 
Messaggi: 748
Iscritto il: 21/09/2011, 21:45
Località: Padova

CIPRO E RUSSIA

Messaggioda domenico.damico » 04/09/2013, 11:24

Cipro e Russia si accordano: due anni in più per ripagare i debiti.

Una proroga e uno sconto. Dopo il salvataggio internazionale, Cipro incassa anche il tanto agognato alleggerimento del debito nei confronti di Mosca.

Nel 2011, quando il sistema bancario già scricchiolava, la Russia aveva accordato un prestito da 2,5 miliardi di euro. Durata: 5 anni, con tasso di interesse al 4,5%.

Il marzo scorso, con l’esplodere della crisi, l’allora ministro delle finanze Michalis Sarris era volato a Mosca per chiedere una partecipazione al salvataggio. Mossa non casuale considerato che, secondo Moody’s, i capitali russi a Cipro ammonterebbero a oltre 30 miliardi di dollari.

La risposta era stata un sonoro ‘no’, il che aveva costretto l’isola a sottostare alle condizioni poste dall’Unione europea e dal Fondo monetario internazionale per ottenere un prestito da 10 miliardi di euro.

Tra queste una perdita fino al 60% dei risparmi sopra i 100 mila euro. “Un espropriazione”, secondo il primo ministro russo Medvedev.

Alla fine la Russia ha acconsentito a partecipare al salvataggio, concedendo una proroga di 2 anni per il pagamento e ad un abbassamento dei tassi di interesse al 2,5%.

Niente salvataggio, invece, per i propri connazionali a Nicosia: la speranza è un ritorno dei capitali sotto l’ombra del Cremlino.

Fonte: http://it.euronews.com/2013/05/06/cipro ... -i-debiti/
Un No deve salire dal profondo e spaventare quelli del Sì.
I quali si chiederanno cosa non viene apprezzato del loro ottimismo.
Ennio Flaiano
domenico.damico
 
Messaggi: 748
Iscritto il: 21/09/2011, 21:45
Località: Padova

CIPRO E RUSSIA: interpretazioni

Messaggioda domenico.damico » 04/09/2013, 11:26

LA RUSSIA RIVEDE IL DEBITO CON CIPRO E GLI USA NON COLPIRANNO LA SIRIA

DI TYLER DURDEN
zerohedge.com

Ieri pomeriggio, la Russia ha accettato di ristrutturare le condizioni del prestito di 2,5 miliardi di euro fatto a Cipro, richiedendo, fino al 2016, solo il pagamento di cedole semestrali con interessi (molto più accessibili) al 2,5% e rinviando la restituzione del capitale ai quattro anni successivi.

Benché probabilmente questo sia ancora poco per la disperata economia dell’isola, questo è già un passo avanti. Naturalmente, questa 'offerta' da parte della Russia ha il suo quid pro quo.

Questa mattina, il Ministro degli Esteri Ioannis Kasoulides ha dichiarato che territorio di Cipro non sarà utilizzato per il lancio di attacchi militari contro la Siria, perchè "Cipro vuole mantenere il suo ruolo di rifugio, in caso di necessità, per i cittadini di paesi amici che scappino dal Medio Oriente"
Sembrerebbe che l'influenza di Obama stia svanendo ovunque ...

Cipro si trova a 183 miglia nautiche a ovest della Siria ed è il paese della UE più vicino alla Siria.

La Russia ristruttura il prestito di Cipro
( Estratto da ITAR - TASS):
Il governo russo ha approvato la ristrutturazione delle condizioni del prestito russo a Cipro, ha detto venerdì il Vice Ministro delle Finanze Sergei Storchak.

"La ristrutturazione è stata approvata durante l'ultima riunione del Consiglio dei Ministri". Cipro dovrà rimborsare alla Russia il prestito di 2,5 miliardi di euro in otto rate semestrali a partire dal 2016, ha detto oggi ai giornalisti il Vice Ministro delle Finanze Sergey Storchak, riferendo sulla revisione dei termini del rimborso deliberata nell'ultima riunione di gabinetto. Il tasso di interesse è stato ridotto dal 4,5 % al 2,5 %.

Nel 2011 la Russia ha già prorogato lo stesso prestito per altri quattro anni e mezzo.

LE BASI UK A CIPRO
( Estratto da Bloomberg )
Il Regno Unito ha due proprie basi militari a Cipro, e nonostante il voto contrario agli attacchi, il Ministero della Difesa britannico oggi ha detto che sei Typhoon della RAF sono posizionati nella base britannica di Akrotiri a Cipro come misura precauzionale "per proteggere le basi britanniche sull'isola"

CIPRO CAMPO PROFUGHI
( Estratto da Bloomberg )
Oggi a Nicosia il Ministro degli Esteri Cipro Ioannis Kasoulides ha dichiarato ai giornalisti che il suo paese è pronto a qualsiasi affluenza di cittadini stranieri in caso di azione militare contro la Siria. Cipro può accogliere fino a 10.000 persone al giorno se resteranno sull’isola fino a 48 ore prima del rimpatrio (nel 2006 Cipro accolse più di 40.000 sfollati dal Libano dopo 2 settimane di combattimento tra le forze israeliane e i miliziani di Hezbollah).

CIPRO RIFIUTA DI AUTORIZZARE ATTACCHI DAL SUO TERRITORIO CONTRO LA SIRIA
( Estratto da Bloomberg )
Secondo una trascrizione di un commento pubblicato sul sito web dell’Ufficio Stampa del Governo, il Ministro degli Esteri Ioannis Kasoulides ha assicurato il territorio di Cipro non sarà utilizzato per lanciare attacchi militari contro la Siria Kasoulides ha commentato inoltre che "Cipro vuole mantenere il suo ruolo di rifugio, in caso di necessità, per i cittadini di paesi amici che scappino dal Medio Oriente”

Quindi, sembra che ci sia un 'quid ' ed un 'quo ' ... E dopo? Gli Stati Uniti cominceranno ad offrirsi di costruire un casinò a Cipro o di dare “Google-Glass” e “American Idol" gratis a tutti?

Tyler Durden
Fonte: http:// www.zerohedge.com
Link: http://www.zerohedge.com/news/2013-08-3 ... ikes-syria
31.08.2013

Traduzione per www.ComeDonChisciotte.org a cura di BOSQUE PRIMARIO
Un No deve salire dal profondo e spaventare quelli del Sì.
I quali si chiederanno cosa non viene apprezzato del loro ottimismo.
Ennio Flaiano
domenico.damico
 
Messaggi: 748
Iscritto il: 21/09/2011, 21:45
Località: Padova


Torna a Rassegna Stampa

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 2 ospiti

cron