ECUADOR

Questa sezione accoglie discussioni e segnalazioni su articoli usciti dai vari mezzi di informazione

ECUADOR

Messaggioda domenico.damico » 08/06/2014, 14:14

Operazione di prestito di 'oro monetario' della Banca centrale dell'Ecuador alla Goldman Sachs, come investimento fruttifero.
Si ricorda qui una cosa finora mai sottolineata:
L'Ecuador, dal 2000, ha adottato il dollaro USA come divisa ufficiale.
Questa cosa, cui Correa non ha messo finora riparo per ragioni credo opportunistiche, rende di fatto l'Ecuador un'area di riciclo del dollaro stesso.
Le parole usate dal banco centrale e le operazioni del tesoro dell'Ecuador con Goldman Sachs,
ridimensionano forse tutta una retorica di favore verso il Governo di questo paese (mea culpa, anche)?
Si affacciano dubbi sulla reale conflittualità in corso tra il governo Correa e quello americano?
O sennò dobbiamo pensare che il Governo Correa continua a giocare a carte col diavolo,
sperando di riuscire ad avere la meglio?


Dal sito web del Banco Central de l'Ecaudor (BCE) con traduzione (abbondantemente aggiustata dal sottoscritto) di google translator:
http://www.bce.fin.ec/index.php/boletin ... e-su-gente

L'ORO ECUADOREGNO AL SERVIZIO DELLA PROPRIA GENTE
Inversión en oro con Goldman Sachs: segura, líquida y rentable

La Banca centrale dell'Ecuador (BCE) gestisce le riserve auree a favore del paese. In tale prospettiva, alcune delle riserve auree monetarie sono stati investite in una delle più antiche e più grandi banche d'investimento a livello globale. L'nvestimento in oro monetario è stato effettuato mediante un derivato di credito sul rischio sovrano.
La finalità di questa operazione finanziaria è di generare un ritorno per la BCE, facilitato da una banca internazionale come Goldman Sachs che può assumere il rischio sovrano dell'Ecuador e concedere credito senza condizioni politiche per ridurre i costi finanziari per il paese.
L'oro attualmente genera solo una tipologia di vantaggio per l'Ecuador: valore contabile di riserva, niente più.
Con questa operazione, il valore delle riserve auree è mantenuta, ma viene acquisito anche un ritorno addizionale per la BCE
e viene generata una struttura finanziaria che facilita l'accesso della Repubblica al finanziamento sui mercati di nuovi capitali.
Fino ad oggi l'oro conservato nei caveau era abbastanza sicuro e liquido, ma non era redditizio.
Con questa operazione della BCE, gli attivi in oro mantengono la loro sicurezza e la liquidità, ma generano anche redditività e benefici per tutti gli ecuadoriani.
Le operazioni in oro sono operazioni comuni di gestione di una banca centrale e sono stati ampiamente utilizzati in passato dalla BCE (dal marzo 2000 al marzo 2003 la BCE ha condotto 19 operazioni di capitalizzazione di oro monetario).
Dopo aver analizzato le migliori opzioni con le principali banche internazionali,
si è deciso di investire nell'aternativa più sicura ed efficace, più liquida e a minor costo per la BCE e il paese.
Questa operazione sull'oro monetario non diminuisce i livelli della Reserva Internacional de Libre Disponibilidad, detta RILD.
Come si può vedere nel sito del patrimonio della BCE, i livelli RILD sono mantenuti con un elevato grado di liquidità:
lo strumento finanziario utilizzato per l'operazione può ridivenire liquindo entro sette giorni.
Il ritorno finanziario dell'investimento è stato calcolato sul prezzo internazionale dell'oro.
Alla data di chiusura della transazione, il prezzo era di 1.299 dollari: la BCE sta guadagnando interesse su un prezzo dell'oro più alto di quanto oggi sia scambiato sui mercati internazionali ($ 1,252.50).
Se la BCE non avesse fatto l'investimento, il fondo avrebbe perso valore a causa del calo dei prezzi dell'oro, oggi compensato in parte dalle performance finanziaria.
Il ritorno su questo investimento per la BCE sarà tra i 16 ei 20 milioni, in base alla fluttuazione del prezzo internazionale dell'oro.
Si noti che questo investimento non genera nessun pagamento finanziaria dei costi o tassi di interesse da parte della BCE a Goldman Sachs.
Al contrario, la BCE come un creditore (investitore) otterrà una fee finanziaria pagata da Goldman Sachs.
Il Ministero delle Finanze ha informato la BCE che il paese ha beneficiato di un prestito di 400 milioni dollari a un tasso del 4,3% annuo, dato da Goldman Sachs, e che sta lavorando alla preparazione di altre transazioni finanziarie con questa banca internazionale e altri attori rilevanti nel mercato globale dei capitali.
Così, con la diversificazione delle fonti di finanziamento, dimuiscono i costi finanziari per il paese, riducendo l'onere del servizio del debito estero nel bilancio nazionale.
Un No deve salire dal profondo e spaventare quelli del Sì.
I quali si chiederanno cosa non viene apprezzato del loro ottimismo.
Ennio Flaiano
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ECUADOR e moneta elettronica

Messaggioda domenico.damico » 16/02/2015, 18:44

Ecuador primo al mondo a lanciare la moneta elettronica statale

A differenza dei Bitcoin, il Sistema de Dinero Electrónico partito in questi giorni è gestito dalla Banca Centrale. Entro l'anno 500mila utenti potranno utilizzare la valuta digitale per pagare servizi e scambiarsi denaro. La mossa potrebbe aiutare il governo a sganciarsi dal dollaro, moneta ufficiale dopo la crisi economica del 2000

di Luciana Maci

L’Ecuador è il primo Stato al mondo a emettere valuta digitale. Annunciato a dicembre, il Sistema de Dinero Electrónico comincerà ad essere implementato entro fine mese. La nuova moneta viene emessa dalla Banca Centrale dell’Ecuador, quindi differisce in modo sostanziale dai Bitcoin, la più nota tra le criptomonete internazionali, che viene scambiata su Internet senza essere regolata da alcuna autorità finanziaria. Per inciso i Bitcoin, la cui fama è controversa (amati da alcuni, invisi ad altri per eventuali default tecnologici della piattaforma e per il potenziale utilizzo per traffici illeciti) sono stati ufficialmente proibiti in Ecuador a luglio scorso.

Secondo alcuni economisti, la scelta di introdurre una valuta elettronica è dovuta all’intenzione del governo ecuadoregno di abbandonare gradualmente il dollaro. L’Ecuador aveva infatti adottato la moneta statunitense dopo che la sua economia era collassata nel 2000. Ma l’esecutivo smentisce questa versione dei fatti, sostenendo che il Sistema de Dinero Electrónico è pensato per supportare il sistema monetario basato sul dollaro, non per sostituirlo, e sottolineando che per legge le transazioni finanziarie in Ecuador devono essere condotte in dollari. D’altra parte altri osservatori insistono che una mossa del genere potrebbe in teoria consentire alla Banca Centrale del Paese di emettere nuova valuta non direttamente legata alle reserve in dollari.

In pratica come funzionerà la moneta elettronica dell’Ecuador? Intanto le autorità hanno precisato come “non” verrà usata. In una lettera pubblicata in spagnolo sul sito Internet del Banco Central del Ecuador ad agosto, i dirigenti hanno spiegato che non verrà usata per pagare dipendenti pubblici o gestori di appalti pubblici, e hanno affermato che tutto questo non causerà una fuga di capitali.

La scorsa settimana la Banca Centrale ha annunciato di aver firmato un accordo con un’organizzazione che raggruppa 60mila tassisti pronta ad accettare la nuova valuta elettronica. Jorge Calderon, presidente dell’associazione, ha lodato il sistema di pagamento elettronico, sostenendo che eviterà ai tassisti di portarsi dietro troppi spiccioli.

In una seconda fase, che dovrebbe partire a giorni, gli utenti potranno usare la moneta elettronica statale per pagare determinati servizi e per scambiarsi denaro.

Nella terza fase del piano, che, a detta del governo, dovrebbe partire nella seconda metà di quest’anno, i clienti potranno pagare servizi pubblici (come appunto il taxi o altri mezzi di trasporto) attraverso il mobile payment, pagamenti in mobilità.

Secondo Fausto Valencia, responsabile del progetto per conto della Banca Centrale, entro il 2015 utilizzeranno il servizio circa 500mila persone su 16 milioni di abitanti dell’Ecuador. È d’accordo anche Paul Buitink, esperto di criptomonete che insegna all’Universidad San Francisco di Quito. “Il progetto è piuttosto aggressivo – dice – perché il governo vuole davvero che tutta la popolazione usi la moneta elettronica il più presto possibile”.

Per il momento l’opinione pubblica sembra aver accolto con favore l’iniziativa, pur manifestando qualche preoccupazione per la privacy.

Come detto, i competitor non sono i Bitcoin. Piuttosto il Sistema de Dinero Electrónico può essere paragonato a Mpesa, piattaforma di mobile banking nata 8 anni fa in Kenya e poi diffusasi a macchia d’olio in altre parti del mondo che permette a chi possiede la sim card di un determinato operatore di telefonia mobile di trasferire soldi da un telefono all’altro. È un modo per recapitare danaro dalla città in campagna e creare conti bancari personali. L’anno scorso un’intesa tra Vodafone e MoneyGram International, compagnia internazionale di money transfer, ha reso possibile ai clienti Vodafone trasferire denaro in oltre 200 Paesi verso i titolari di un conto corrente M-Pesa.

Oltre all’Ecuador, uno Stato in cui già circola molta moneta digitale è la Svezia: ma in questo caso la valuta online non è regolata da alcuna autorità centrale. In passato era intervenuto sull’argomento anche Yanis Varoufakis, il neo ministro delle Finanze greco. L’aveva fatto con cognizione di causa perché per un paio di anni aveva collaborato con la casa di produzione di videogiochi Valve corporation alla creazione di firewall che impedissero la nascita di bolle finanziarie virtuali, e questa esperienza gli aveva dato una conoscenza di sistemi di moneta virtuale. Sui Bitcoin il ministro greco ha le idee chiare: la definisce “una forma di valuta digitale molto speciale”, ma sottolinea i rischi di deflazione e di controllo della maggioranza delle monete da parte di una minoranza di investitori come “due insormontabili pecche che fanno dei Bitcoin una valuta altamente problematica”. A suo parere l’unica soluzione sarebbe una Banca Centrale del Bitcoin, che eviterebbe una moneta virtuale “totalmente decentralizzata”. Quello che ha fatto l’Ecuador.

fonte: http://www.economyup.it/innovazione/214 ... tatale.htm
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ECUADOR e moneta elettronica

Messaggioda domenico.damico » 16/02/2015, 18:45

IL SITO UFFICIALE DELLA BANCA CENTRALE ECUADOREGNA

http://dineroelectronico.bce.ec/index.p ... -innopolis
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ECUADOR moneta elettronica

Messaggioda domenico.damico » 16/02/2015, 19:06

altri link, anche in inglese


http://www.economist.com/blogs/americas ... ey-ecuador

http://www.bbc.com/news/world-latin-america-28992589

http://www.theguardian.com/global-devel ... ncy-dollar


comunque si parla di conti elettronici/telefonici in moneta elettronica che però sia coperta da dollari...

mmmhhh
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