La lotta all'evasione che ti porta in banca

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La lotta all'evasione che ti porta in banca

Messaggioda Lorenzo Lenzi » 11/12/2011, 23:52


Visco avverte: "Pil scenderà"
Corte dei Conti: "Rischio spirale negativa"Il governatore di Bankitalia alle commissioni Bilancio e Finanze alla Camera: "Governo intensifichi sforzi per favorire la crescita, attuando nuove misure incisive". Urgenti interventi su lavoro, ammortizzatori sociali e lotta all'evasione. Presentati circa 1.300 emendamenti

ROMA - "Le misure contenute nel decreto hanno effetti restrittivi sul Pil, stimabili in mezzo punto percentuale nel prossimo biennio". L'avverimento arriva dal governatore di Bankitalia, Ignazio Visco, nel corso dell'audizione nelle commissioni Bilancio e Finanze della Camera, sulla manovra. ''Le misure di bilancio contenute nel decreto - spiega Visco - indispensabili per scongiurare scenari ancora peggiori, avranno, a parità di altre condizioni, inevitabili effetti negativi sull'attività economica''. Intanto sono circa 1.300 gli emendamenti presentati in Commissione alla manovra, di cui quasi la metà arriva dalla Lega. Un centinaio sono quelli che arrivano dal Pd, ma si tratta di iniziative personali di singoli deputati. Non c'è nessuna proposta di modifica a nome dell'intero gruppo dei democratici.

Del rischio di innescare una spirale negativa con il ricorso "prevalente a manovre che impiegano lo strumento fiscale" ha parlato, sempre in Commissione, il presidente della Corte dei conti, Luigi Giampaolino: ''L'aumento delle aliquote Iva e delle accise sui carburanti si trasmetterà con un effetto di maggiore inflazione che prudenzialmente può essere stimato di almeno un punto percentuale'', ha detto Giampaolino. Per questo il nuovo quadro macroeconomico del governo che prospetta un'inflazione al consumo in media pari al 2% sembra essere da questo punto di vista sottostimata. "Nel periodo considerato il tasso d'inflazione potrebbe risultare superiore al 3%, lontano dall'obiettivo di stabilità dei prezzi assunto in sede europea".

Il governatore Visco ha spiegato che ''le manovre varate a luglio, agosto e dicembre dimostrano la determinazione dell'Italia a riequilibrare durevolmente i conti pubblici; rendono possibile conseguire gli obiettivi annunciati: il pareggio dei conti nel 2013 resta il punto di riferimento della politica di bilancio''. Ma avverte Visco: ''Il quadro macroeconomico per i prossimi trimestri è caratterizzato da un'incertezza straordinariamente elevata. Se i differenziali di rendimento tra titoli di Stato permanessero su livelli elevati per un tempo prolungato peggiorerebbero ulteriormente le prospettive di crescita e verrebbe ostacolato il risanamento programmato''.

Pressione fiscale al 45%. Con la manovra del governo Monti la pressione fiscale in Italia raggiunge quota 45%, secondo le stime di Bankitalia: "Le misure, volte a raggiungere il pareggio di bilancio nel 2013- dice Visco- determinano una correzione del saldo dell'ordine di 20 miliardi in ciascun anno del prossimo triennio. Tenendo conto anche degli interventi adottati in estate, la correzione nel 2013 è pari a 76 miliardi"

Lotta all'evasione. "Una risoluta azione di contrasto all'evasione fiscale rimane prioritaria", ha aggiunto il governatore della Banca d'Italia, per il quale "l'evasione rappresenta il maggiore ostacolo" a una revisione del sistema fiscale. Inoltre "una riduzione dell'area di evasione facilita la definizione di interventi a favore dei cittadini con redditi modesti e puo' consentire una diminuzione in prospettiva della concentrazione del carico fiscale".

Auspicabile riduzione soglia tracciabilità. "Un'ulteriore riduzione della soglia sarebbe auspicabile; andrebbe accompagnata da una riduzione dei costi connessi con l'uso della moneta elettronica", ha detto ancora il governatore della Banca d'Italia, riferendosi alla soglia di tracciabilità abbassata dal decreto a mille euro.

Lavoro e ammortizzatori sociali. Interventi su lavoro e ammortizzatori sociali ''sono urgenti, in particolare per rendere possibile un accesso al lavoro da parte dei giovani più facile e sicuro e per garantire loro una non effimera progressione economica'', ha aggiunto il governatore di Bankitalia. La riforma degli ammortizzatori, secondo Visco, ''va inserita in una visione organica della protezione sociale ispirata a un principio di universalità. Ciò significa integrare gli strumenti di sostegno per coloro che perdono il lavoro con politiche attive di riqualificazione e reinserimento professionale''.

Pensioni, metodo contributitivo riduce disparità. "L'estensione del metodo contributivo a tutti i lavoratori riduce la disparità di trattamento e rende più stretta la relazione tra contributi versati e benefici pensionistici, riducendo le distorsioni all'offerta di lavoro. La riforma della previdenza, fissando requisiti più stringenti per il pensionamento, rafforza da subito la sostenibilità finanziaria del sistema pensionistico", ha precisato il governatore che, sul tema delle pensioni ha aggiunto che gli interventi previsti nella manovra "permettono di considerare sostanzialmente conclusa la lunga fase di adeguamento del nostro sistema alle mutate prospettive socio-demografiche e di sviluppo economico".

Avanti con liberalizzazioni. Il governo, secondo Visco, deve andare avanti con determinazione nel liberalizzare l'economia: "Con le liberalizzazioni - ha affermato - nei comparti delle farmacie, degli esercizi commerciali e dei trasporti vengono riavviati processi di riforma iniziati nella seconda metà dello scorso decennio; poteri di regolazione e monitoraggio vengono attribuiti ad autorità indipendenti (che incorporano le agenzie esistenti) nei comparti dell'acqua e dei servizi postali". "È un percorso - ha sottolineato Visco - a cui già le manovre estive avevano dato un impulso significativo, con interventi relativi ai servizi professionali e ai servizi pubblici locali, da proseguire con determinazione attuando efficacemente le misure già previste".

Aumenti entrate ai limiti sostenibilità. ''L'aumento imponente delle entrate (120 miliardi)'' nel periodo considerato dalla manovra per raggiungere il pareggio di bilancio, ''nonostante un ulteriore aumento del livello di spesa pubblica (più di 45 miliardi)'' costituisce ''un trend ai limiti della sostenibilità, se si considera la rapida recente accelerazione della pressione fiscale verso livelli più elevati nel confronto internazionale e, nel contempo, il costo relativamente maggiore dei servizi pubblici'', ha detto il presidente della Corte dei Conti.

A rischio gettito 1,5% su scudo e dubbi su indicizzazione pensioni. ''Non poche perplessità'' la Corte dei Conti esprime sul fatto che si riesca a ''conseguire il gettito atteso'' dalla nuova tassa (l'1,5%) imposta ai capitali 'scudati', ha detto il presidente della Corte dei Conti. La regolarizzazione è avvenuta infatti attraverso società di comodo che, dopo la dismissione delle attività, ''hanno avuto tutto il tempo di scomparire senza lasciare traccia''.

Dubbi anche per la mancata indicizzazione prevista dalla manovra per le pensioni, "esclusivamente orientata a soddisfare esigenze di cassa". Giampaolino fa notare come chi subirà lo stop dell'indicizzazione delle pensioni dovrà fare anche i conti con l'aumento dell'iva e delle accise che porteranno un'accelerazione dell'inflazione. "I trattamenti interessati dalla misura - ha detto - si troveranno quindi privi di protezione rispetto a un aumento dei prezzi endogenamente generato dalla manovra. Un aspetto di iniquità che sarebbe auspicabile limitare, ricorrendo a forme di copertura alternativa che potranno essere indicate nel corso del dibattito parlamentare".

(09 dicembre 2011)

Fonte: http://www.repubblica.it/economia/2011/ ... -26324650/
Lorenzo Lenzi
 
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Re: La lotta all'evasione che ti porta in banca

Messaggioda Lorenzo Lenzi » 12/12/2011, 13:27

Il contante
Sale il limite per i pagamenti
Dalle banche conti a costo zero

Il decreto Monti limita l'uso del contante ai 1000 euro, ma per i pagamenti della pubblica amministrazione il tetto scende a 500. Oltre tali somme il passaggio di denaro deve risultare tracciato: la norma costringerebbe molti pensionati - per ritirare un assegno anche di poco superiore a quella cifra - ad aprire un conto corrente e sopportarne i costi. La soluzione su questo punto è già stata individuata, il governo ha dato via libera all'emendamento: il tetto del cash pagabile dallo Stato sarà innalzato a 980 euro. Possibili interventi anche sulle commissioni di spesa, punto sul quale è arrivata un'apertura dell'Abi. "Le banche sono disponibili a ragionare su un conto corrente a zero spese per i pensionati al minimo e sui costi delle carte di credito" ha detto il presidente Mussari. (12 dicembre 2011)

Fonte: http://www.repubblica.it/economia/2011/ ... -26459505/
Chissà se le banche saranno disposte anche a spiegare cosa sia un conto corrente (costi a parte)
http://www.monetaproprieta.it/site/inde ... &Itemid=64
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