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FASCISMO IN GRECIA

MessaggioInviato: 06/11/2012, 15:48
da domenico.damico

Alba Dorata (oggi al 15%) è sostenuta dalla polizia greca?

di Maria Grazia Bruzzone

L’irresistibile ascesa di Alba Dorata nella Grecia sempre in più preda a rivolte sociali rimbalza sul web anche oltreoceano, dopo che un video agghiacciante trasmesso in un servizio delle Bbc ha denunciato le violenze, le intimidazioni e i soprusi perpetrati dalle squadracce del partito neonazista, che già siede in Parlamento. E ha fornito pesanti indizi non solo sulla tolleranza ma sulle coperture e il sostegno aperto di cui questi “militi” in divisa, più che militanti, della destra estrema sembrano godere da parte della polizia ellenica.

Paul Manson nel suo servizio mostra come le recenti dimostrazioni intorno a una controversa rappresentazione teatrale siano degenerate senza che la polizia sia intervenuta davanti agli insulti e ai pestaggi di molte persone, e come i militanti di Golden Dawn abbiano potuto strappare i loro dimostranti dalle mani di agenti che li stavano per arrestare, senza suscitare alcuna reazione.

“La guerra civile c’è già”, afferma Ilias Panagiotaros, uno dei 18 parlamentari di Alba Dorata eletti lo scorso giugno e protagonista della squallida storia, intervistato dalla Bbc. “ La società greca è pronta a combattere, anche se la cosa non piace a nessuno”. “Sarà un nuovo tipo guerra civile: da una parte i nazionalisti come noi, e i greci che vogliono che il nostro paese ritorni ad essere quello che era, dall’altra gli immigrati illegali, gli anarchici e tutti quelli che hanno massacrato Atene”.

Il video ( anche qui dal blog italiano Pubblico.it) e l’intervista documentano l’incredibile livello di degradazione politica e civile in Grecia, di cui si parla meno quando la sua uscita dall’euro pare per scongiurata. All’ultimo vertice europeo hanno dichiarato che il Paese non era tra i temi del summit.

La gente si domanda: “Siamo in una dittatura o ancora una democrazia?”.

Manson conclude: “Il risultato, a livello sociale ed economico, dei programmi di austerità imposti da FMI e dall’UE e del collasso della politica ufficiale greca è una catastrofe per la democrazia”.

Dalla conferenza stampa in cui Alba Dorata ha intimato ai giornalisti di alzarsi in piedi come segno di rispetto verso il loro leader, sono state segnalati decine di episodi di razzismo e attacco verso i migranti e nell’ultimo mese, mentre la crisi e le proteste montavano sempre di più, la loro attività sembra essersi intensificata. Come dimostrano i raid nei quartieri con militanti in divisa che girano indisturbati chiedendo i permessi da ambulante agli immigrati. Gay, attivisti, migranti, giornalisti e chiunque non si allinei ai “valori “ di Alba Dorata rischiano attacchi e minacce. Una situazione che rischia sempre più di sfuggire di mano, e che la polizia ellenica sembra tollerare, se non proprio sostenere, osserva il blog citato sopra.

Due settimane fa una pattuglia chiamata ad intervenire per gli scontri fra antifascisti e Golden Dawn in un quartiere di Atene ha arrestato 15 manifestanti (antifascisti) che hanno poi dichiarato di essere stati denudati, picchiati e torturati con taser e altri mezzi da poliziotti che avrebbero promesso di passare le loro foto ai membri di Golden Dawn.

Un trattamento ben diverso riservato ai militanti di Alba Dorata che hanno attaccato il teatro dove stava per andare in scena Corpus Christi, una piéce in chiave gay dell’americano Terence Mc Nelly. Il video amatoriale, finito anche su YouTube, mostra il corpulento deputato Panagiotaros urlare insulti omofobi e volgarissimi verso gli spettatori che stanno affuendo nel teatro. “State muti frocetti. Continua pure a guardarmi troia, tanto hai chiuso. Albanesi del c…” ( e questo è solo un assaggio, la cronaca completa trascritta qui).

All’interno si vede il regista che chiama freneticamente la polizia mentre i sassi piovono nel teatro, chiedendo protezione da un dimostrante che, fuori, sta picchiando i giornalisti. “La polizia era proprio vicino a noi quando ho gridato, mi stanno menando, volete fare qualcosa?, ha scritto su Twitter uno di loro. Cerco di allontanarmi, un militante mi segue, mi colpisce due volte in faccia e mi sbatte a terra, dove perdo gli occhiali. I poliziotti sono a due passi, ma tutti voltano le spalle.”

Non solo. Altro materiale mostra il secondo parlamentare di Alba Dorata presente, Christos Pappas, mentre de-arresta un dimostrante, tirandolo fuori da un cellulare della polizia senza che la polizia stessa faccia nulla.

Laertis Vassiliou, direttore del teatro, dice alla Bbc: “Adesso mi chiamano ogni giorno, chiamano il teatro e mi dicono: hai i giorni contati. Alba Dorata ha chiamato mia madre, le hanno detto che le spediranno in una scatola il corpo di suo figlio fatto a pezzetti”.

Manson chiede a Panagiotaros: “Come può essere che un partito presente in parlamento abbia una milizia in uniforme che si assume in modo violento il ruolo di chi fa applicare la legge, chiedendo documenti e ribaltando le bancarelle al mercato?”

Risposta: “ Con un singolo episodio, ripreso dalle telecamere, abbiamo risolto il problema: ora gli immigrati illegali sono spariti da tutti i mercati all’aperto della Grecia. Ci sono stati un po’ di spintoni e qualche pugno, ma nulla di straordinario, nulla di speciale. Ora basta telefonare e dire che sta per occuparsene ‘Alba Dorata’ e la polizia arriva, è un nome molto efficace”.

”È come una moda: il nostro modo di vestire è ora molto popolare e sempre più persone lo vogliono seguire. Il marchio è sinonimo di ordine, legge ed ordine, ed efficienza”.

” Alba Dorata è in guerra con il sistema politico e quelli che lo rappresentano, con i banchieri nazionali ed esteri, siamo in guerra con tutti questi invasori, immigrati”.

”State certi: siamo dalla parte dei cittadini e cerchiamo di prevenire brutte situazioni”.

Attualmente Alba Dorata è praticamente ovunque. Le sue 8 sedi, ai tempi delle elezioni, sono diventate 60 distribuite su tutto il paese. E secondo un sondaggio di giugno tra le forze di polizia sarebbe molto più forte che ne resto del paese. Secondo Panagiotaros il 50/60% delle Forze Armate vota Golden Dawn.

“Se la Commissione Europea per i Diritti Umani, se il Parlamento Europeo, se il Parlamento greco non interverranno in questa situazione, ho paura a pensare a cosa accadrà. L’Europa deve fare qualcosa se non vuole un altro Terzo Reich”, dice alla Bbc Laertis Vassiliou, il direttore del teatro.

Qualche giorno fa – racconta il blog su citato - il premier ellenico, di fronte alla richiesta di ulteriori tagli da parte della troika aveva avvertito”Consegnerete la Grecia al fascismo”. Secondo un sondaggio condotto dal quotidiano Ellada Avrio se si votasse ora il partito neonazista raddoppierebbe i consensi delle due ultime tornate, passando dal 7% al 15% e diventando il terzo partito dopo la sinistra di Syriza, che balzerebbe al primo posto col 30,5%, (+4,5% da giugno) e al centrodestra di Nea Demokratia, al 27% (-2%).

Fonte: http://www.lastampa.it/2012/10/29/blogs ... agina.html

Re: FASCISMO IN GRECIA

MessaggioInviato: 06/11/2012, 20:42
da Vito Zuccato
Ma perché questi giornalisti non indagano sui bonifici che questi "partiti" ricevono sui loro conti bancari?
E' troppo complicato fare inchieste giornalistiche al di fuori dei proclami standard delle agenzie di informazione?
O andare alla ricerca di eventuali inchieste greche già in corso?

O dobbiamo aspettare l'ennesima apertura di qualche fascicolo desecretato tra 50 anni?

A meno che (magari meno probabile) Alba Dorata non sia che un branco di sbandati che hanno avuto soltanto la fortuna di aver intercettato il malcontento generale, senza alcuna spintarella economica e operativa ad hoc da parte della lobby finanziaria che invece ci fu a piene mani proprio per i primi e più importanti esempi di regime totalitario corporativo, il Fascismo italiano e il Nazionalsocialismo tedesco.
Difficile comunque pensare soltanto a un branco di sbandati, a partire proprio dal nome scelto per il partito che si rifà a un importante gruppo massonico-esoterico internazionale e al presunto appoggio a larga maggioranza da parte dell'esercito.
NB: questi accattoni greci supererebbero in "bravura" lo stesso NSDAP hitleriano, che rimase sempre inviso in primo luogo proprio alla maggioranza dell'esercito tedesco.

Quanto al c.d. Terzo Reich greco, a prescindere se in modalità farsesca o meno, era stato previsto e definito come intrinseco alla democrazia di scarsa qualità GIA' 3.000 anni fa dai filosofi-politici-pensatori greci.
Con democrazia di scarsa qualità si intende la democrazia con ampia delega ai rappresentanti politici, della serie: "Vai, Lou Ferrigno, sei tutti noi!".

In questo caso, ammesso che tale articolo non presenti notizie false o distorte, l'elettore greco è talmente soggiogato dagli eventi oltre che ignorante che perde la testa e vota di pancia, facendo eleggere rappresentanti culturalmente e tecnicamente pessimi.
Talmente pessimi che non sarebbero nemmeno in grado di imbastire un regime dittatoriale vero e proprio, dato che in questo caso NULLA c'è oltre alla mera violenza e alla propaganda monotematica e puerile.

Infatti:
“La guerra civile c’è già”, afferma Ilias Panagiotaros, uno dei 18 parlamentari di Alba Dorata eletti lo scorso giugno e protagonista della squallida storia, intervistato dalla Bbc. “ La società greca è pronta a combattere, anche se la cosa non piace a nessuno”. “Sarà un nuovo tipo guerra civile: da una parte i nazionalisti come noi, e i greci che vogliono che il nostro paese ritorni ad essere quello che era, dall’altra gli immigrati illegali, gli anarchici e tutti quelli che hanno massacrato Atene”.

Troppi cartoni animati giapponesi si è visto costui...

” Alba Dorata è in guerra con il sistema politico e quelli che lo rappresentano, con i banchieri nazionali ed esteri, siamo in guerra con tutti questi invasori, immigrati”.

Diciamo pure solo «immigrati», il resto è stato aggiunto per sbaglio: lo scopo è ritornare quelli che si era prima, occhio.

COSA SUCCEDE IN GRECIA?

MessaggioInviato: 16/02/2013, 1:40
da domenico.damico
La Grecia è crollata nel silenzio assoluto: i cittadini assaltano i supermercati

La notizia di questi giorni è certamente quella delle dimissioni di Benedetto XVI, nessuno parla di un dramma che sta annientando un popolo: la Grecia è definitivamente crollata per i debiti contratti con la Bce.

I cittadini greci stanno letteralmente assaltando i supermercati, senza armi o passamontagna, si tratta di persone esasperate e affamate. Gli imprenditori agricoli si sono rifiutati di distruggere tonnellate di arance e limoni, come richiesto dall’Unione Europea che intendeva mantenere i prezzi ai livelli concordati. Hanno caricato la frutta sui camion, sono andati nelle piazze e l’hanno regalata alla gente.

La multinazionale tedesca Muller si è impadronita per pochi spiccioli di decine di caseifici indebitati che producono il miglior yogurt del mondo. Gli ex proprietari hanno raccolto il prodotto settimanale, circa 40 mila vasetti e, invece di imbarcarli verso il mercato europeo della grande distribuzione, lo hanno regalato ai cittadini greci davanti a scuole ed ospedali.

Purtroppo sono aumentate anche le rapine, il cui frutto viene il più delle volte spartito con i compagni di sventura. Chi viene arrestato, in carcere non gode di nessun diritto legale e viene massacrato di botte.

Il più importante economista tedesco, il prof. Hans Werner Sinn, (consigliere personale di Frau Angela Merkel) sorretto da altri 50 economisti, avvalendosi addirittura dell’appoggio di un rappresentante doc del sistema bancario europeo, Sir Moorald Choudry (il vice-presidente della Royal Bank of Sctoland, la quarta banca al mondo) ha presentato un rapporto urgente sia al Consiglio d’Europa che alla presidenza della BCE che all’ufficio centrale della commissione bilancio e tesoro dell’Unione Europea, sostenendo che “la Grecia deve uscire, subito, temporaneamente dall’euro, svalutando la loro moneta del 20/ 30%, pena la definitiva distruzione dell’economia, arrivata a un tale punto di degrado da poter essere considerata come “tragedia umanitaria” e quindi cominciare anche a ventilare l’ipotesi di chiedere l’intervento dell’Onu”.

FONTE: http://www.articolotre.com/2013/02/la-g ... ati/140141

ANCORA SULLA GRECIA

MessaggioInviato: 16/02/2013, 1:42
da domenico.damico
Grecia al tracollo e alla fame! E non stiamo parlando di balle!

n effetti non ci si capisce piu’ nulla, vai in rete e le ultime notizie che trovi della Grecia risalgono a Novembre del 2012. Non e’ successo piu’ nulla dopo ? Difficile crederci. Da qualche giorno questo blog ha iniziato a diffondere notizie su quanto accade in Grecia, notizie raccolte in rete, quasi di straforo, prese per buone perche’ conoscevamo le fonti. Persone serie. Qualcuno in Italia non l’ha presa bene, non e’ piaciuto loro quanto andavamo dicendo, secondo questi tipi la Grecia e’ tranquilla, quasi fosse soddisfatta della sua condizione miserabile o addirittura contenta di morire. Con qualcuno di questi tizi ho avuto anche da dire, un confronto aspro, di quelli che piacciono a me. A muso duro. sono volate parole grosse. Assai. E sono rimasto della mia idea, credo piu’ alle fonti dove ho attinto le notizie che a gente come quella, che parla cosi’, tanto per aprire bocca ma ho deciso comunque di andare a fondo a questa storia. Per noi italiani e per i greci. Un mio collega del Giornale d’Italia, Federico Campoli, e’ andato la’, a vedere di persona, ed e’ ad Atene in questo momento per conto del nostro quotidiano. Lo sento per telefono e mi racconta con la voce incrinata per la rabbia e quel che mi racconta e’ quello che ha verificato, che sta vedendo adesso con i suoi occhi e quello che ode con le sue orecchie. Non sono voci riportate, non e’ sentito dire, non sono “boatos” del Web, tipo il mandato di cattura per il Papa che ci ha deliziato tutto ieri, a riprova che non sanno piu’ cosa inventare per distrarci. E’ dolorosa cronaca sul campo, dalla quale emerge lo spaccato di una societa’ in totale disfacimento, ferita a morte nei suoi punti vitali. In molte delle cose descritte si vede chiaramente un pezzo dell’Italia di oggi ed in altri si intravede un pezzo dell’Italia di domani, di quella che verra’. Di quella in preparazione da parte del benemerito Partito Unico dell’Euro e dei suoi seguaci in Italia. Se qualcuno intende smentire e minimizzare per non guastare la kermesse elettorale in corso da noi, che prenda un aereo e vada giu’ a verificare prima di aprire bocca. Altrimenti taccia.

Ed ecco il racconto di Campoli e spero di avere reso al meglio il suo pensiero con la mia prosa. E’ difficile tradurre in parole le emozioni di un’altra persona e vorrete perdonarmi se non ci saro’ riuscito perfettamente.

“Non siamo in Uganda o nel Darfur. Siamo in Grecia, più precisamente nella capitale, Atene, e una roba così non si vedeva dai tempi della Seconda Guerra Mondiale. Un camion si ferma in una delle tante strade della capitale. Apre i portelloni. Le persone a bordo cominciano a tirare fuori frutta e verdura. La distribuiscono gratuitamente alle decine di persone che si sono raccolte attorno al mezzo. Tra loro ci sono persone anziane, donne con bambini in braccio, ma anche giovani, ragazzi dal viso pulito non più grandi di 30 anni. Insomma, tutta gente che ha grosse difficoltà ad arrivare a fine giornata. Dopo pochi minuti la calca comincia a farsi sempre più pressante. Volano spintoni, qualche insulto, poi parte la scazzottata per chi arriva primo a prendere il cibo. Il giornalista della Bbc, che sta riprendendo la scena, viene colpito nella ressa. A distribuire frutta e verdura sono i ragazzi di “Alba Dorata” che girano incessantemente per i quartieri piu’ poveri tentando di portare un minimo di conforto ai propri concittadini che ormai vivono di stenti. Una persona su quattro in Grecia è disoccupata. Molti di quelli che riescono a mantenere il proprio posto di lavoro non riescono comunque ad arrivare a fine mese. I lavoratori hanno assistito impotenti ad una riduzione del salario del 22% solo nell’ultimo anno. Il salario medio ora arriva a 586 Euro al mese. Ben al di sotto della soglia di poverta’. Da Bruxelles continuano ad arrivare i cosiddetti “aiuti europei”, ma ogni volta che viene sbloccata una nuova tranche le cose vanno peggio di prima. Adesso, i signori dell’Ue non possono più mentire. La Grecia è praticamente fallita. La penisola ellenica è a un passo dal crollo definitivo, a causa del peso dei debiti contratti per salvarsi. Hanno preso cento miliardi e sono peggiorati di centotrenta. E’ la ricetta dell’FMI. Qualcuno se ne e’ accorto anche al Consiglio d’Europa e alla Bce e sta timidamente suggerendo l’ uscita della grecia dall’euro, con una conseguente svalutazione della dracma del 20-30%. Ma sono in pochi ad avere sale in zucca o ad essere in buonafede. La maggior parte ragiona come Jeroen Dijsselbloem, nuovo presidente dell’eurogruppo, l’alfiere del “cauto ottimismo” che ha avuto la faccia di bronzo di affermare in una recente intervista di essere favorevole all’austerity e ai “conti in pareggio” e di compiacersi della “stretta collaborazione tra il Governo ellenico e la troika” per concludere poi affermando di aver individuato “alcuni segnali tali da giustificare un certo ottimismo”. Mi guardo intorno per coglierne i segnali, se si compiace dovrebbe essere facile individuarli, ma le uniche differenze visibili rispetto alla Grecia allegra e solare che ricordavo sono i reparti antisommossa che presidiano gli incroci ed una cappa asfissiante di fumi misti a cenere che avvolge la capitale, dalla collina del Ligabetto giu’ fino al Pireo. Ormai da qualche mese Atene vive coperta da una fitta coltre di smog puzzolente, prodotto dal fumo dei camini e delle stufe a legna. I suoi miasmi impregnano persone e cose. Niente piu’ odore di mare, di spiedini arrostiti, di mousaka, di salse allo yogurth con aglio. Solo questa puzza terribile che ti entra nella bocca e non va piu’ via. La puzza della morte stessa, la morte di un popolo. Non è un fenomeno solo ateniese, ma di tutta la Grecia le città sono avvolte da un odore acre dei fumi della legna e della cenere, mischiati a tutti i tipi di sostanze tossiche bruciate. Questa è una delle piaghe sociali arrivate con il “salvataggio”, è il risultato diretto dell’austerità selvaggia imposta dalla troika e dal governo greco che non è mai stato capace di proteggere i suoi cittadini. La troika ha chiesto, e il governo greco ha eseguito, aumentando le tasse sul gasolio da riscaldamento, quello che usano in quasi tutti gli edifici greci, portandolo allo stesso prezzo del gasolio-auto. Già il prezzo di un litro di benzina alla pompa in Grecia era il più alto d’Europa, nel rispetto degli ordini ricevuti dalla troika. In Grecia il prezzo del gasolio è salito di oltre il 50% dal 2009, soprattutto per l’aumento delle accise. Questo fatto, combinato con un calo del reddito medio reale del 40-50%, ha determinato una diminuzione delle entrate fiscali sul gasolio per un miliardo e mezzo di euro, visto che adesso il combustibile per riscaldamento è diventato un lusso che la maggior parte della gente non può piu’ permettersi, il crollo dei consumi è sceso fino all’80%. Quindi quasi tutti hanno dovuto trovare alternative al riscaldamento centrale e molti hanno preso stufette elettriche, griglie a benzina o altre soluzioni pasticciate che costano meno del gasolio anche se, bruciando qualsiasi cosa nei camini o nella vecchie stufe a legna, si produce un degrado ambientale incredibile ed a volte anche tragiche conseguenze per le persone. Fa male, malissimo, alla lunga e nemmeno tanto, uccide,ma la gente, quando ha veramente freddo, brucia mobili, plastica, materiali da costruzione e persino le scarpe vecchie pur di riscaldarsi, e tutto questo rende ancora più micidiale e dannoso per la salute il mix tossico dei fumi che avvolgono le maggiori città. Dovreste vedere a cosa e’ ridotta l’atmosfera qui. Sky TV ieri sera ha ammonito: “Un gruppo di scienziati di sette centri di ricerca entro il 20 febbraio dovranno analizzare lo smog in diverse città per valutare l’impatto ambientale di un maggior uso di camini e stufe a legna. Gli scienziati, insieme al Centro per il Controllo delle Malattie e la Prevenzione, hanno verificato che bruciare legna in casa provoca un inquinamento dell’aria 30 volte maggiore rispetto all’utilizzo di combustibili bruciati in caldaie con manutenzione controllata. Hanno scoperto anche che le concentrazioni di particolato di fumo da legna nell’atmosfera è aumentato del 200% da dicembre 2010 a dicembre 2012, e di notte ancora di più. Il Centro di Controllo è preoccupato perché l’aumento dell’inquinamento dell’aria può provocare problemi respiratori e allergie che aggravandosi arrecano danni al sistema neurologico e riproduttivo.” Il prezzo della legna da ardere, naturalmente, è raddoppiato rispetto all’anno scorso e l’incentivo ad abbattere gli alberi di foreste e parchi è grande, tanto che sia i parchi che le riserve naturali hanno già subito gravi perdite. Per effetto delle rigide temperature invernali, questa tendenza si sta assestando un duro colpo all’ambiente e le colline diventano sempre più spoglie mentre nuvole di smog si sprigionano dagli incendi che avvelenano l’aria di Atene e delle altre città con tutti i rischi che possono provocare sulla salute pubblica. Il Ministero dell’Ambiente ha dichiarato che il numero di casi di disboscamento illegale è aumentato a dismisura nel 2012, come documentano le oltre 3.000 denunce e il sequestro di 13 mila tonnellate di alberi tagliati illegalmente. Un disboscamento così esteso in Grecia avvenne solo durante la brutale occupazione nazista del 1940, a questo punto hanno portato i cinque anni di recessione e le drastiche misure di austerità messe in atto.I distributori di carburante protestano per un calo delle vendite del 75-80% nell’ultimo trimestre 2012, rispetto al 2011, e come logica conseguenza c’è stato anche un crollo delle entrate fiscali per 400 milioni di euro solo per le mancate vendite di gasolio per riscaldamento. Il Ministro delle Finanze, Yiannis Stournaras, professore di economia e banchiere, tanto per cambiare, ed ex capo della IOBE, l’Associazione Economica degli industriali greci , è stato comunque irremovibile, pur avendo un quadro della situazione economica greca molto chiaro, continua a negare l’agghiacciante evidenza che appare ormai evidente a qualsiasi cittadino del paese: rifiuta ancora qualsiasi aiuto anche per le famiglie più povere, ma consiglia di “essere pazienti per un altro anno” e di aspettare che il freddo passi. Aspettare che il freddo passi….. geniale davvero! Ma poi ha anche detto che il crollo delle entrate sui carburanti per riscaldamento è dovuto all’”accumulo fatto lo scorso anno”, senza dare importanza al calo delle vendite dell’ 80%. Ovviamente il culto del suo credo economico, che lo fa tanto rassomigliare a Mario Monti ed ai suoi stolti discepoli, non gli consente di prendere atto di alcuni effetti collaterali, ad esempio sulla salute, sui rischi di incendio e sul taglio illegale dei boschi. La troika sembra comunque soddisfatta dei risultati che ha ottenuto, quindi , come si permettono le vittime delle sue scelte politiche di non essere d’accordo e protestare ? Gia’—-perche’ bisogna anche soffrire in silenzio ed anche morire tacendo se occorre. Poveri carabinieri d’Europa. Per le persone che adesso consumano più energia elettrica per il riscaldamento, c’è in ogni caso anche la possibilità di godersi pure un pizzico dell’effetto della “liberalizzazione del settore dell’energia”, ( in Italia lo stiamo attendendo come il decantato salvatore ) tanto che la spesa sta diventando insostenibile, e le bollette hanno subito un aumento del 9% (di più per i piccoli consumi, di meno per i consumi maggiori, secondo la vecchia regola del togliere di piu’ a chi ha di meno che ben conosciamo anche da noi ), in attesa dell’aumento del 20%, che dovrebbe essere approvato entro quest’anno. Intanto le società che forniscono l’energia pubblica, ogni mese stanno tagliando gas e luce a 30.000 utenti che non possono pagare le bollette! Mille famiglie al giorno….In pratica in Grecia da 300 a 500 mila famiglie vivono già letteralmente al buio. Saranno questi i segnali incoraggianti di Jeroen Dijsselbloem ? Di contro il prof. Hans Werner Sinn, consigliere personale di Angela Merkel, insieme ad altri 50 nomi del mondo dell’economia e sostenuto da Moorald Choudry, vice-presidente della Royal Bank of Scotland (la quartabanca del mondo) ha presentato un rapportourgente al Consiglio d’Europa ealla Bce sostenendo la tesi della fuoriuscita, almeno temporanea. Non solo, ma nel rapporto si legge testualmente che “l’economia (greca) è arrivata ad un punto di tale degrado da poter essere considerata come tragedia umanitaria e quindi si può cominciare aventilare l’ipotesi di chiedere l’intervento dell’Onu”.Intanto, è iniziato il diciassettesimo giorno di protesta per gli agricoltori, incredibile ma e’ cosi’, stanno veramente protestando ed anche veementemente ed oltre a distribuire cibo al popolo chiedono la riduzione del prezzodel gasolio per i mezzi agricoli, un abbassamento dell’Iva e, soprattutto, chiedono che le banche rilascinocredito. Ma non sono solo gli agricoltori che regalano i propri prodotti. Molte aziende alimentari distribuiscono gratis in piazza, tramite Alba Dorata, quello che non sono riusciti a vendere. In teoria, la cosa sarebbe illegale ma arrivati a questo punto sono in molti ad operare una netta distinzione tra ciò che è legale e ciò che è giusto. La situazione si fa sempre più disperata. La sensazione che ho e’ molto nitida, mai come ora la Grecia rischia la guerra civile. E i numeri confermano l’inarrestabile crescita del disagio sociale ed economico. Le rapine,negli ultimi mesi, sono aumentate del 600%. In parecchi inoltre si danno al saccheggio di metallo, da rivendere per qualche spicciolo. La gente e ridotta alla fame e si vede ed ormai farebbe qualsiasi cosa per mettere in tavola qualcosa di caldo da mangiare. Ammesso che si abbia ancora una tavola o un tetto sotto il quale stare. Anche il numero dei senzatetto è aumentato in maniera spropositata. Le ultime stime parlano di 40mila persone costrette a vivere nei cartoni agli angoli delle strade. Ne ho visti tanti passeggiando per le vie di una Atene spettrale, fredda ed avvolta da una cappa fetida. Una delle immagini più significative ritrae un antico anfiteatro greco, sulle cui scalinate dormono decine di senzatetto, avvolti da scatoloni di cartone. Anche Amnesty International ha stilato il suo rapporto, in cui denuncia le condizioni di estrema povertà della gente e degli abusi ricorrenti di una polizia male attrezzata, che tenta di mantenere il controllo di una nazione ormai alla deriva e ben avviata verso la guerra civile. Insomma, nè le strabilianti cifre di denaro elargite del trio Fmi-Bce-Ue, né le varie direttive della razza padrona che ci tiranneggia da Bruxelles sono riuscite a ristabilire le sorti del popolo greco, né tanto meno, dello Stato. Ma non era questo che volevano, infatti. Ovviamente, i soldi sono finiti nelle mani delle banche e da lì non sembra si siano mai mossi. La scusa è sempre la stessa ed è quella abusata che usano anche da noi. Salvare le banche per salvare il popolo. Viene veramente da piangere a guardarsi intorno, i risultati dell’ideologia della ricapitalizzazione bancaria sono devastanti ed insopportabili allo sguardo. Ma oltre ai soliti istituti di credito ci sono anche altri che sono riusciti a trarre un profitto da questa situazione. La crisi ha portato infatti ad una netta riduzione del costo del lavoro, nonché ad una liquidazione coatta dei diritti dei lavoratori. Tra i vari tagli operati dal governo rientrano quelli per l’indennità di fine rapporto dei lavoratori, la malattia e gli straordinari. Insomma, le multinazionali nord europee stanno realizzando una piccola Cina, nel cuore dell’Europa, governata direttamente da loro. Ecco il fine ultimo del lavorio frenetico della Troika, tornare ai tempi della “Compagnia delle Indie” e farlo in Europa. Proprio dove e’ nata la civilta’ occidentale: Atene e Roma. Distruggere la nostra cultura ed anche il ricordo di cio’ che fummo. Questi lavoratori vengono pagati una miseria, senza che siano assicurati loro nemmeno i diritti fondamentali. Come se non bastasse, il 95% dei prodotti di queste società finiscono all’estero. In pratica, la penisola diventa semplicemente una base di produzione a basso costo da cui far partire le proprie merci verso i mercati che ancora sono in condizione di consumare “.

Il racconto di Campoli finisce qui ma proseguira’ nei prossimi giorni, nel frattempo su internet è esplosa la contesa sulla veridicità di alcune notizie (come quella degli assalti ai supermercati) e sul fatto che i media ufficiali in Europa stiano tacendo sulla drammatica situazione ellenica. C’è chi grida ad una manovra studiata ad hoc. Ninete di piu’ facile. In Italia siamo in campagna elettorale e non farebbe comodo a nessuno dei grandi partiti il fatto che le misure europee abbiano condotto un paese allo sfacelo. E non farebbe comodo nemmeno ad Hollande principale fautore delle politiche comunitarie. Senza parlare della Merkel, dato che in Germania il principale motivo di protesta riguarda la questione dei soldi dei “paesi ricchi” che finiscono nelle banche di “quelli poveri”. Insomma, effettivamente la questione greca non fa comodo a nessuno. Che muoiano dunque in silenzio, senza disturbare le prossime vittime. Non ci credete che e’ cosi’ ? Venite a vedere.

di Gianni Fraschetti

Fonte: http://informare.over-blog.it/

GRECIA

MessaggioInviato: 20/02/2013, 16:46
da domenico.damico
ENNESIMO SCIOPERO IN GRECIA, ormai riportato dai media con trafiletti e senza alcuna volontà di approfondimento.

Sciopero anti austerità, la Grecia si ferma

Stop di 24 ore in tutto il Paese. Cortei ad Atene: 3mila poliziotti schierati. Nella capitale scontri e violenze

Nuova giornata di sciopero nazionale in Grecia contro i tagli agli stipendi e l'aumento delle tasse. Sessantamila persone sono scese in piazza ad Atene al grido: «Ladri, ladri!». E proprio nella capitale ci sono stati scontri con le forze dell'ordine. Gli agenti, più di tremila, hanno lanciato lacrimogeni per disperdere la folla vicino a piazza Syntagma. I manifestanti hanno risposto con un fitto lancio di pietre. Il clima è molto teso. I media ellenici raccontano di un pestaggio a un uomo perché scambiato per un militante di Alba Dorata, il partito neonazista che siede in Parlamento. L'uomo è stato soccorso e portato in ospedale.

LA MOBILITAZIONE - I due principali sindacati ellenici hanno deciso il blocco di gran parte del Paese con un'astensione dal lavoro di 24 ore contro la politica di austerità che, denunciano, ha solo aggravato le condizioni di vita dei greci alle prese con il più alto tasso di disoccupazione europeo (al 27%) ma che nel 2013 è previsto in crescita al 30% nel 2013.

LE RISPOSTE DEL GOVERNO - Il governo di coalizione guidato da Antonis Samaras, al potere da otto mesi, è al lavoro per varere le riforme promesse. In cambio Unione europea e Fondo monetario internazionale hanno concesso ad Atene due pacchetti di aiuti finanziari per oltre 200 miliardi di euro. Il governo ha anche deciso la linea dura verso gli scioperanti e, per due volte quest'anno, ha invocato le leggi d'emergenza precettando i lavoratori del trasporto marittimo e del trasporto pubblico locale dopo alcune proteste che hanno paralizzato Atene e fatto scarseggiare i prodotti alimentari sulle isole greche.

Fonte: http://www.corriere.it/esteri/13_febbra ... 9bcf.shtml

I FALSI AMICI DELLA GRECIA

MessaggioInviato: 28/02/2013, 17:51
da domenico.damico
I FALSI AMICI DELLE GRECIA - di Margherita Dean -
http://margheritadean.wordpress.com/201 ... le-grecia/

Sono giorni di fesserie, bufale internautiche per cui la Grecia è crollata, i supermercati sono presi d’assalto dagli affamati e addirittura si è letto, su un sito francese, http://www.wsws.org/fr/articles/2013/fe ... -f08.shtml (c’è ne saranno altri) che nel Paese c’è la legge marziale, per indicare la precettazione di scioperanti di qualche settimana fa.
Su Twitter, si è imposto in poche ore uno hashtag: #greciacensurata, indicante la falsa volontà di censura da parte dei media italiani. Tuttavia, solo ieri, “Sette” ha pubblicato ampi reportage dalla capitale ellenica.
I fini di chi lamenta il dramma greco in termini di accusa al silenzio mediatico italiano sono inquietanti per due ragioni. La prima è che si sposta l’attenzione dal dramma reale al trattamento mediatico (italiano) del medesimo. La seconda è che i casi greci sono strumentalizzati a fini politici in cui la prossimità delle elezioni in Italia solo un caso non è.

Re: GRECIA

MessaggioInviato: 28/02/2013, 17:52
da domenico.damico
Atene non riesce a pagare i conti, la Svizzera taglia le forniture di sangue

La Croce Rossa elvetica aspetta dalla Grecia più di 4 milioni di euro per le sacche di plasma inviate

http://www.corriere.it/esteri/13_febbra ... 1fe2.shtml

L'ECONOMIA GRECA E' FINITA

MessaggioInviato: 02/03/2013, 2:21
da domenico.damico
DI MIKE WHITNEY
counterpunch.org

"L'economia greca è finita. L'economia greca è in una grande, grande depressione ... Non c'è nessun potere, nessuna forza all'interno dell'economia greca, all'interno della società greca che possa evitarla .... Immaginiamo di essere nell’ Ohio del 1931 e di chiederci: Che possono fare i politici dell’ Ohio, per tirare fuori l’Ohio dalla Grande Depressione? La risposta è niente."
- Yanis Varoufakis - economista greco

Dopo 5 anni di crescita negativa, una disoccupazione arrivata a livelli da record e tagli selvaggi ai servizi essenziali dei programmi alla base dall’assistenza, la società greca sta cominciando a cedere.

I diabetici non possono permettersi l'insulina, il numero dei suicidi e l’uso di anti-depressivi ormai è fuori controllo, il tasso di tubercolosi e di HIV è alle stelle, e i pensionati disperati, sono ridotti a cercare un tozzo di cibo frugando nei cestoni della mondezza fuori dai negozi di alimentari, per sfamare se stessi e le loro famiglie. La trasformazione scioccante da nazione moderna a stato in bancarotta non è avvenuta in una notte sola e nemmeno senza una spinta dei burocrati dell'UE e dei potentati finanziari che dettano la politica economica da Bruxelles, Francoforte e Berlino.

Questi cosiddetti "manager" hanno guidato i diciassette paesi della zona euro nella più grande crisi dopo la Grande Depressione, imponendo strette di cinghia che hanno soffocato la crescita, hanno spinto la disoccupazione alle stelle, e provocato proteste e violenze nelle strade in tutto il continente. La Grecia è stata particolarmente colpita. La povertà e la miseria ormai sono dilaganti. Il paese è un cesto bucato. Segue qualche brano tratto da articoli del Guardian:

"La Grecia è attualmente al centro di una crisi umanitaria. Gran parte delle famiglie greche oggi vive in condizioni di "deprivazione materiale". Un po’ più del 11% in realtà vive in "deprivazione materiale estrema", il che significa senza sufficiente riscaldamento, elettricità, e senza disporre di una auto o di un telefono. C'è stata una crescita esplosiva delle mense per i poveri e della distribuzione di generi alimentari. ... La Chiesa Ortodossa distribuisce circa 250.000 razioni giornaliere ... Per recenti ordini del governo, le razioni comunali sono state aumentate a causa del crescente numero di bambini che svengono a scuola, perché hanno mangiato solo cibi a basso contenuto calorico.
La dimostrazione della povertà, della disuguaglianza, e dell'impossibilità di accedere ai servizi base è confermata dalle dichiarazioni di gente sempre più disperata che lavora in prima linea."


“The Guardian” riconosce che non ci sono ragioni politiche per cui la crisi non sia stata adeguatamente seguita dai media. "Riconoscendo la gravità della situazione, il governo greco e l'UE avrebbero anche dovuto ammettere che la situazione attuale è stata determinata dal cosiddetto "salvataggio dell’economia" della Grecia. Quindi, le autorità hanno scelto di rimanere in silenzio."

La Grecia non è stata salvata anche perché questo non è mai rientrato nei piani. Fin dall'inizio, l'austerità aveva lo scopo di punire e umiliare lo stato, per strizzarlo ed espropriarlo di qualsiasi cosa di valore. E la farsa va ancora avanti con i commissari della UE che continuano a sostenere che la loro teoria infame stia raggiungendo i suoi obiettivi. Tanto per ribadire questo concetto, il Vice Presidente della Commissione europea, Olli Rehn, osanna l'austerità come antidoto agli affanni del debito europeo.

"La decisa azione politica intrapresa di recente sta spianando la strada ad un rapido recupero. Dobbiamo mantenere la rotta delle riforme ed evitare qualsiasi perdita di slancio, che potrebbe minare l'inversione di tendenza per ridare fiducia, ritardando la ripresa necessaria della crescita e della creazione di posti di lavoro."

Non c'è recupero. L'EuroZona è in preda alla depressione. I fondamentali dell’economia sono stati buttati a mare per favorire gli interessi dei ricchi che traggono profitti dall’immiserimento dei lavoratori. L'austerità è una finzione che ha scaraventato gran parte del sud Europa tra i rifiuti. Un numero crescente di famiglie sta abbandonando i figli, perché non riesce più a mantenerli.

Secondo Press TV:

"C'è stato un aumento del numero dei neonati abbandonati fuori dalle cliniche e affidati alla beneficenza ...." Le famiglie si stanno disgregando, e crescono le istanze di madri e padri che denunciano di non essere più in grado di crescere i loro stessi figli" come ha detto il Segretario Generale del Sindacato dipendenti pubblici Adedy, Ilias Ilioupolis.

e implicazioni politiche di questa austerità sono altrettanto preoccupanti. C’è una crescente opposizione al diktat di Bruxelles che ha portato ad una recrudescenza dell'estremismo di destra in particolare con il partito super-nazionalista Alba Dorata, il cui stile nazista e la sua retorica contro gli immigrati ora sta trovando ampio consenso tra i giovani greci disoccupati e disillusi. La xenofobia e l'antisemitismo sono in aumento. I politici di Bruxelles potrebbero invertire questa pericolosa tendenza, ma hanno scelto di moltiplicare le umiliazioni della Grecia, aumentando le loro richieste e negando qualsiasi sostegno fiscale di cui il paese ha disperato bisogno. Di conseguenza, gli elementi reazionari stanno prendendo forza, mentre le istituzioni democratiche stanno progressivamente indebolendosi.

Nel frattempo, l'economia di tutta l’EZ continua a peggiorare.

In Grecia, ad esempio, il rapporto sul 3° trimestre si è ridotto del 7,2 %, peggiore del 2° trimestre quando aveva perso il 6,3%. Quindi l'economia sta peggiorando e significa anche che la Grecia non rispetterà i suoi obiettivi sul disavanzo e sarà costretta a mettere in atto altre misure di austerità. Ma se il governo continuerà a non fare investimenti pubblici, la domanda si indebolirà, le entrate dello Stato diminuiranno, e la recessione si aggraverà ancora. Lo stesso modello continua a ripetersi da venti trimestri, e niente cambia. La Grecia viene fatta a pezzi e svenduta a corporazioni e uomini d'affari ricchi e senza fondo. Si mantiene ancora un supporto vitale per fare in modo che le banche europee e gli obbligazionisti evitino di pagare per le perdite, di cui solo loro sono i veri responsabili. Una elite criminale dell'UE ha ridotto il paese in macerie.

Il MEMORANDUM: Una condanna a morte per la Grecia


A febbraio 2012, i parlamentari greci hanno firmato la condanna a morte della nazione ratificando l'atroce "Memorandum of Understanding" (MOU), un documento che abroga in modo effettivo la sovranità della Grecia e consegna la nazione nelle mani delle banche e delle società straniere. L’editto di 43 pagine impone norme severe su tutto, dalla riduzione della spesa per i farmaci salvavita, ai "vincoli che dovevano rispettare i negozianti per vendere certe particolari categorie di prodotti, come gli alimenti per bambini."

Il MOU prevede un taglio del 10% degli stipendi salari dei dipendenti pubblici, tagli a "fondi di previdenza sociale e ospedali", e ancora altre privatizzazione dei beni di proprietà pubblica e per ogni privatizzazione il PIL si contrae. E’ la strada indicata alla Grecia per uscire dalla sua crisi attuale, il protocollo riduce la spesa pubblica e contemporaneamente crea nuove opportunità di sfruttamento e saccheggio dello stato.

Ecco un estratto dal MOU:

"Il governo è pronto a mettere in vendita le sue quote residue nelle imprese di proprietà statale, se necessario per raggiungere gli obiettivi di privatizzazione. Il controllo pubblico sarà limitato solo ai casi di infrastrutture di rete critiche." I beni pubblici vengono venduti per pochi centesimi di dollaro a società e imprenditori stranieri.

Poi c'è questo:

"Il governo non proporrà, né metterà in atto misure che possano violare le norme in materia di libera circolazione dei capitali."
In Grecia, gli interessi dei cittadini sono stati subordinati agli interessi delle imprese a scopo di lucro e dei loro azionisti. Le regole del Capitale. L’ MOU degrada i principi base sui quali poggia il governo rappresentativo. Il memo contiene anche disposizioni che prevedono attacchi contro l’ organizzazione del lavoro.

Ancora una clip:

"Il Governo adotterà misure per favorire un rapido adeguamento del costo del lavoro per combattere la disoccupazione e ripristinare la competitività dei costi, garantire l'efficacia delle recenti riforme del mercato del lavoro, allineando le condizioni di lavoro nelle ex imprese statali a quelle del resto del settore privato e introdurre accordi più flessibili sugli orari di lavoro. Questa strategia dovrebbe arrivare a ridurre i costi nominali unitari del lavoro del 15% entro il 2014. Allo stesso tempo, il Governo promuoverà una contrattazione salariale che uniformi i vari livelli e combatta il lavoro nero."

Il governo greco deve revocare i diritti di contrattazione collettiva e di impugnare le leggi sul salario minimo che minano il rapporto "costo-competitività", un termine orwelliano che significa "salari da schiavi". Chi ha scritto questo laido Memorandum cerca di nascondere la propria animosità verso i lavoratori con l'invenzione di pubbliche relazioni e "crisi del debito", ma la loro vera intenzione è chiara. Ecco ancora una chicca del MOU:

"Il governo istituisce una task force per esaminare .... casi di gestione giudiziaria, con la facoltà di rimuovere i casi in sospeso dai registri dei tribunali." ... Questo fa seguito al piano di lavoro, presentato dal governo a maggio 2012, che prevede la riduzione del carico di ricorsi fiscali giacenti nel mese di gennaio 2012, in tutti i tribunali e le corti di appello amministrative, che prevede obiettivi intermedi per ridurre l'arretrato di almeno il 50% entro giugno 2012, di almeno l’ 80 % entro dicembre 2012 e l’azzeramento dell’arretrato per la fine di luglio 2013. "

L’ MOU, contiene anche una carta che “dice come non andare gratis in prigione, se inganni il fisco”. Come aiuta a riequilibrare il bilancio? Non aiuta, ma serve a spiegare che la "crisi del debito" è una truffa progettata per aprire la Grecia come una pigna e per rubare tutto quello su cui la grande finanza e i loro colleghi delle multinazionali riescono a mettere le mani.

L'oligarchia finanziaria sta usando i suoi agenti politici ad Atene per intensificare la repressione della polizia di Stato e per reprimere ogni focolaio di resistenza organizzata.

Secondo il World Socialist Web Site:

"In quattro distinte occasioni il governo greco è ricorso alla legge marziale per costringere i lavoratori in sciopero a riprendere il lavoro, da quando l'Unione europea ha iniziato a dettare le misure di austerità per la Grecia. ... Ogni forma di efficace resistenza collettiva contro le incontrollabili misure di austerità, che sono già costate decine di migliaia di posti di lavoro e tagli a stipendi e pensioni è stata effettivamente dichiarata illegale ...

L'attacco al diritto di sciopero in Grecia è stato realizzato con la collaborazione ed il sostegno di altri governi europei e delle istituzioni dell'UE. La cosiddetta "troika", il Fondo Monetario Internazionale (FMI), la Commissione Europea e la Banca Centrale Europea (BCE), controllano tutte le misure prese dal governo greco e hanno inviato osservatori per sorvegliare ogni ministero greco."

L'austerità viene usata per mascherare il saccheggio della Grecia da parte del capitale straniero. L’attacco alla nazione martoriata guidato dalla troika, ha portato ad una disoccupazione giovanile superiore al 60%, ha ridotto milioni di lavoratori ad uno stato di "deprivazione materiale estrema" ed ha buttato nel caos il sistema sanitario pubblico.

MIKE WHITNEY vive nello stato di Washington. Ha collaborato a Hopeless: Barack Obama and the Politics of Illusion (AK Press).

Fonte: http://www.counterpunch.org
Link: http://www.counterpunch.org/2013/02/26/ ... -is-kaput/
26.02.2013

Traduzione per www.ComeDonChisciotte.org a cura di BOSQUE PRIMARIO

GRECIA

MessaggioInviato: 04/04/2013, 11:46
da domenico.damico
Articolo vecchio, ma interessante, che trovo solo ora:

Grecia fuori? Possibile. E i bond dell'eurozona sono ai valori pre-moneta unica

«Tutte le opzioni sono possibili ma il nostro impegno è evitare che succedano». Così il vice ministro dell'Economia, Vittorio Grilli, risponde a margine dell'assemblea di Confindustria a una domanda sull'esistenza di piani di emergenza nazionali in caso di uscita della Grecia dall'euro.

Di euro si è parlato anche nel vertice di questa notte tra i capi di Stato Ue, che si è concluso con un nulla di fatto sulle decisioni di massima urgenza (Grecia, Spagna ed Eurobond) ci si interroga già se al prossimo giro (vertice Ue di fine giugno) i leader politici riusciranno ad approvare qualcosa di concreto dopo due anni consecutivi di incontri, promesse, scontri e poche mosse concrete attuate per arginare una crisi sempre più spietata, tanto dal

di Vito Lops - Il Sole 24 Ore - leggi su http://24o.it/e831s

GRECIA

MessaggioInviato: 24/06/2013, 15:23
da domenico.damico
Grecia, la Reuters scopre un buco nero da 2 miliardi causato dalle banche Ue
Secondo l'agenzia di stampa, mentre le banche centrali cercavano di "scontare" il debito ellenico in loro possesso, ci sarebbero state "ostruzioni" e comportamenti sospetti che hanno prodotti un gap finanziario da due miliardi. Intanto il debito di Atene resta uguale ai dati pre-crisi
di Francesco De Palo | 20 giugno 2013

“Un nuovo buco nero giunto dal nulla”, titolano oggi la maggior parte dei quotidiani ellenici. La Reuters lancia l’ennesimo allarme sui conti greci: un buco nero di due miliardi di euro di cui sarebbero responsabili i banchieri europei rei di aver “giocato” con i titoli greci. Secondo l’agenzia la Grecia dovrà affrontare un grave rischio dettato da un gap finanziario di due miliardi di euro, almeno stavolta non per proprie colpe. Ma in virtù di comportamenti “anomali” dei banchieri europei. E in riferimento al modo in cui avrebbero gestito le obbligazioni greche nella propria disponibilità. Nel giorno in cui a Patrasso si registra il suicidio numero 2300 di questa crisi ellenica (un 48enne, padre di otto figli, che si è impiccato nel suo alloggio popolare) altre notizie a metà strada tra speculazione e finanza ad alto rischio fanno capolino in una storia che sembra non avere fine.

Secondo alcune fonti bancarie, i creditori della Grecia avevano deciso nel dicembre scorso che le banche centrali dei 17 Stati dell’Eurozona avrebbero dovuto “scontare” in qualche modo il debito greco. Sostituendo parte dei titoli greci in loro possesso con nuovi titoli: ma è in quel passaggio che si sarebbero verificate “significative ostruzioni” e “strani comportamenti”. Che, anziché dimezzare il peso del debito di Atene, lo avrebbero zavorrato ulteriormente per una cifra di due miliardi di euro: per intenderci, la metà esatta dell’ulteriore tranche di aiuti della troika attesa entro una settimana in Grecia. Che sarebbero finiti nelle tasche dei cosiddetti “furbetti anti piggs”.

Una notizia che, per quanto sprovvista di conferme ufficiali, aumenta i dubbi tra analisti e commentatori su come sia stato la gestito il dossier ellenico. Il prof. Simon Wren-Lewis dell’Università di Oxford sul suo blog osserva, ad esempio, che dal 2010 ad oggi la fiducia dei mercati non è stata ripristinata, il sistema bancario ha perso il 30% dei suoi depositi, e l’economia ha incontrato una recessione molto più profonda del previsto con tasso di disoccupazione eccezionalmente alto. Proprio oggi infatti sono stati pubblicati i dati analitici sulla disoccupazione greca: nel primo trimestre del 2013 il numero di occupati è stato pari a 3.595.921 persone mentre i disoccupati a 1.355.237. Il tasso di disoccupazione è del 27,4%, rispetto al 26,0% del trimestre precedente e del 22,6% nel corrispondente trimestre di dodici mesi prima. Per cui l’occupazione è scesa del 2,3% rispetto al trimestre precedente e del 6,3% rispetto al primo trimestre del 2012. Il numero dei disoccupati è aumentato del 4,6% rispetto al trimestre precedente e del 21,0% rispetto al primo trimestre del 2012.

Ma non è tutto, perché Wren-Lewis rileva che il debito pubblico greco è rimasto troppo alto (ad oggi è di 300 miliardi di euro, lo stesso di inizio crisi) e alla fine ha dovuto essere ristrutturato, con danni collaterali per i bilanci delle banche che sono stati indeboliti anche dalla recessione. La competitività è migliorata leggermente ma solo per via del crollo dei salari e del costo del lavoro imposto dalle norme presenti nel memorandum della troika e grazie a privatizzazioni su cui si allunga l’ombra di favoritismi e di conflitti di interessi di cui nessuno parla. Anche di questo discuteranno il prossimo 3 luglio a Berlino Angela Merkel e Antonis Samaras? Sempre che il leader del governo greco, a quella data, sia ancora in sella al suo governo di larghe intese.

Twitter: @FDepalo
Fonte: http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/06 ... ue/632232/