Addio Savino

Discussioni su argomenti che in apparenza possono sembrare lontani dalla questione monetaria, ma che comunque sono ritenuti meritevoli di interesse.

Addio Savino

Messaggioda ValerioRaiola » 03/10/2012, 5:19

ValerioRaiola
 
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Re: Addio Savino

Messaggioda Vito Zuccato » 17/11/2012, 21:39

GIA' anni fa avevo descritto pubblicamente costui come un cazzaro professionista tutto libro e moschetto.
Intellettualmente non si è perso alcunché con la sua dipartita, e sarebbe da ipocriti perbenisti falsari dire il contrario.

Comunque, giusto per fare un po' di riepilogo, questa era la sua linea culturale, con miei commenti in blu:

“La soluzione, al di là di tutte le proposte bislacche avanzate, sia dai depistatori che dai soggetti in buona fede convinti di aver scoperto l’acqua calda, è semplice, seria e lungamente collaudata [sbagli©]: lo Stato deve tornare a battere moneta in nome e per conto dei propri cittadini [sbagli©], acquisendo il signoraggio a titolo originario per destinarlo alle sue spese istituzionali. Per cento anni dal 1874 al 1975 [sbagli©] lo Stato italiano ha emesso propria cartamoneta direttamente in prima persona. Ciò ha consentito, subito dopo l’unità d’Italia di realizzare tutte le infrastrutture necessarie al nuovo stato nazionale [sbagli©], compreso- per fare un esempio - i famosi palazzi e quartieri umbertini, ancora esistenti e funzionanti, senza imporre tasse e senza accendere debiti verso banchieri privati [sbagli©]. Successivamente utilizzando sempre la stessa emissione monetaria si sono realizzate una miriade di opere pubbliche dalle inconfondibili linee architettoniche [sbagli©], tipica quella razionalista e quelle del Piacentini, sempre senza aumentare le tasse e senza aumentare il debito pubblico [sbagli©] che anzi, sino al 1940 era rimasto stabile al 20 % [sbagli©] (tra i più bassi della storia d’Italia [sbagli©]) per passare poi nel 1945 al 25%, dopo una guerra persa [grazie tante per la guerra = sbagli©]. Successivamente lo Stato continuò a battere moneta sino al 1975 [sbagli©]. Gli introiti dovuti al signoraggio così incamerati hanno seriamente contribuito alla ricostruzione del territorio nazionale devastato dagli eventi bellici [sbagli©] (all’inizio degli anni 70 il debito pubblico era sceso al 20 % [sbagli©]). Tutto ciò a conferma e dimostrazione che il debito pubblico è generato dall’emissione monetaria dei banchieri privati [sbagli©]”.

Non aggiungo altri commenti (per ora).
Lascio ai lettori (per ora) l'indagine e la verifica su tale montagna di sbagli©, simile a quest'altra di Taci!™.
Anche perché non sono salutari per alcuno il dare e il ricevere spiegazioni con la benna da 35 metri cubi.
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