6-11-20/02/2012 ~ San Vito al Tagliamento, Ligugnana (PN)

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Re: 6-11-20/02/2012 ~ San Vito al Tagliamento, Ligugnana (PN

Messaggioda Vito Zuccato » 12/02/2012, 0:34

Valerio o Marco, se potete fate qui di seguito il resoconto della seconda serata di sabato 11 febbraio (finita poche ore fa).
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Re: 6-11-20/02/2012 ~ San Vito al Tagliamento, Ligugnana (PN

Messaggioda marcos » 13/02/2012, 14:32

A parte intoppi tecnici iniziali l'evento si èsvolto senza problemi con buona partecipazione di pubblico (una trentina abbondante di persone), che si è però notevolmente diradato dopo la pausa.
Il dibattito è girato come al solito attorno alle solite domande, ovvero suggerimenti pratici da mettere in pratica: la risposta come al solito è stata che allo stato dell'arte serve solo un'opera quotidiana di divulgazione parallela allo studio e alla presa di coscienza del problema.
Il gruppo degli organizzatori mi è sembrato motivato a dare continuità al cammino intrapreso. Magari se ne parlerà meglio al terzo e ultimo appuntamento in programma.
marcos
 
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Re: 6-11-20/02/2012 ~ San Vito al Tagliamento, Ligugnana (PN

Messaggioda Vito Zuccato » 21/02/2012, 22:32

Resoconto della terza e ultima serata di lunedì 20 febbraio.

Pubblico di 28 persone, escludendo i due relatori Angelo Verilli e Silvano la Pietra, gli organizzatori, Marco, Valerio e io
[gli organizzatori mi hanno riferito che sabato 11 febbraio eravamo 46 in tutto].

Entrambe le relazioni sono state relativamente chiare e la consapevolezza della fatica per esprimere ciò che si voleva cercando una valida motivazione e combattendo contro il tempo era evidente e i relatori hanno trovato il modo di liquidare i vari passaggi senza lasciare troppo con l'amaro in bocca chi ascoltava ed era ignaro di molto se non di tutto.
Ma il tempo a disposizione relativamente limitato (3 ore), la particolare e a mio avviso perdente scelta della scaletta tematica – mancava una parte, anche breve ma con sostanza, che rispiegasse il tema trattato l'11 febbraio – e la ovvia necessità di consentire un adeguato spazio per il dibattito conclusivo ha costretto entrambi i relatori a fare una gran mole di salti logici, tecnici, dialettici e di contenuti, facendo così perdere di vista il punto nevralgico della discussione.
A nulla o quasi è valsa l'introduzione iniziale da parte di Marco Pasutto (uno degli organizzatori) che ha richiamato il tema trattato nella conferenza precedente, cioè l'analisi generale sugli effettivi processi di creazione del valore della moneta e delle merci in un contesto storico-commerciale di moneta-debito bancaria fruttifera ad auto-rarefazione (stringendo: descrizione dell'economia moderna secondo Vito Zuccato).
Tale introduzione non sarebbe comunque quasi servita da questo punto di vista, poiché forse 5 persone del pubblico di questa ultima tornata erano presenti anche alla conferenza di sabato: era stata scelta dagli organizzatori la conferenza di sabato 11 proprio in funzione di consentire al pubblico che si fosse ripresentato ieri di capire almeno un po' i nessi tra l'analisi poc'anzi detta e la ricerca di PALLIATIVI monetari aspettando [?] la presa di coscienza da parte della massa critica riguardo la necessità di cambiare alla radice la struttura dell'attuale sistema monetario.
Buona parte del pubblico era spaesata e frustrata e in alcuni casi, in relazione a quanto detto durante la conferenza, erano evidentissime e pure tragicomiche le lacune concettuali di alcuni sia sul tema "presupposti" che sul tema "soluzioni": non si capiva davvero se veniva l'uovo prima della gallina sotto vari aspetti e la situazione era divenuta alquanto imbarazzante, specie nel dibattito. Lo sfasamento e la confusione tra domande/dichiarazioni del pubblico e risposte dei relatori erano davvero notevoli.
Anche se con riserva, spezzo una lancia "in favore" dei relatori poiché veniva davvero da dire a più di qualcuno del pubblico (uno era addirittura un acceso sostenitore dello Scec): "Perché, invece di sparare cavolate, non vi siete presentati sabato pomeriggio 11 febbraio, la giornata ma guarda un po' fatta apposta per voi?".

In soldoni: con gli interventi che ci sono stati nel dibattito, involontariamente la maggioranza del pubblico ha detto implicitamente a chi vuole farsi carico di organizzare il palliativo della moneta complementare che E' OBBLIGATORIO spiegare il problema monetario PER BENE e dibatterci sopra a volontà, PRIMA di avventurarsi in operazioni che altrimenti non avrebbero senso se non quello del "E' così, bene o male la moneta complementare funziona o può funzionare, che ci frega? Perché tante domande inutili?".

Ribadisco anche e per la seconda volta (qui sul forum per la prima volta, dopo averlo detto dal vivo agli interessati) l'onestà intellettuale di entrambi i relatori Verilli e La Pietra nel dichiarare la moneta complementare un puro palliativo economicistico con mille problemi e un calmante pro moneta bancaria (sic!) mentre si attendono i c.d. tempi migliori.

Allora [CVD] si ritorna sempre al solito problema: manca completamente o quasi l'intera base concettuale e motivazionale che spinge l'individuo a VOLER cambiare un sistema e che viene necessariamente prima di qualsivoglia fase esecutiva.
Prima si pensa perché fare, poi si pensa come fare e soltanto alla fine si fa, NON si deve procedere all'esatto contrario come in molti, troppi, continuano a procedere e a presentare il tutto alla gente ignara.

~~~

Conclusioni.

Dal mio punto di vista il ciclo è servito a ben poco, poiché il numeroso pubblico di lunedì 6 febbraio, peraltro spompato a dovere dall'accademico bundesnazionalsocialista, non si è sostanzialmente presentato alle altre due conferenze dell'11 e del 20 febbraio ed è rimasto al noto guardonismo storico complottaro-narco-brokeristico (soprattutto narco) tipico del Nord-Est, contando anche il fatto (in parte rimarcato nel post precedente di Marco) che la partecipazione alla conferenza dell'11 febbraio era stata menomata e sciatta per vari motivi:
- problemi col proiettore che ci hanno fatto perdere ben tre quarti d'ora e mi hanno costretto a tagliare notevolmente le spiegazioni e mi hanno innsevosito un po', facendo scadere la qualità della relazione;
- diradazione notevole del pubblico dopo neanche un'ora, andatosene alla chetichella durante la piccola pausa centrale prevista (rimasto soltanto il manipolo degli irriducibili, in buona parte vecchie conoscenze e sommando i miei comprimari e l'intera organizzazione);
- imbarazzante arroganza di alcune persone del pubblico che già dopo soli 5 (cinque) minuti di relazione LETTERALMENTE mi ORDINAVANO con rabbia e insistenza di cosa DOVEVO parlare e di cosa no o per mancanza di pazienza o con scuse di dover andarsene prima del tempo.

Solita noia e solita litania, forse anche peggio.
Vito Zuccato
 
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Re: 6-11-20/02/2012 ~ San Vito al Tagliamento, Ligugnana (PN

Messaggioda Angelo Verilli » 22/02/2012, 1:09

Un saluto a tutti,
ringrazio Vito del resoconto preciso ed esauriente e delle critiche ben motivate.

Per quanto riguarda la tempistica puntualizzo solo che il tempo stabilito inter-nos per le due “relazioni” (in realtà un mix di informazioni iniziali e piuttosto semplicistiche, video e testimonianze) era di un'ora e venti minuti circa. Per il resto gli accordi prevedevano di dedicare buona parte della serata al dibattito. Ciò che è accaduto è che le domande, come sottolineato da Vito, sono state in buona parte di natura teorica (più o meno esplicita da parte di chi le formulava).

Dal punto di vista didattico sarà molto utile prima una trattazione essenziale ed ordinata dei punti chiave del problema della moneta, seguita dalla proposta di soluzioni a breve/medio (moneta complementare) e lungo termine (sovranità monetaria).

Nonostante io non abbia notato nel pubblico lo stato descritto da Vito (spaesamento/frustrazione, ma può essere ch'io non sia stato in grado di coglierlo), mi sono reso conto che, alla terza volta che ribadivo o tentavo di far riflettere sulla non necessità della presenza di riserva :roll: e – successivamente - il concetto di valore, qualcosa non stava funzionando. E guardacaso il punto-cardine della riforma monetaria sta proprio nella comprensione del concetto di valore o, in sua assenza, quantomeno degli effetti del sistema ed in particolare la rarefazione causata da distruzione + accumulo d'interessi (il che ci riporta alla probabile – relativamente al contesto – introduzione al problema della moneta-debito).

La mia conclusione è che questo ciclo sia servito se non altro a:
generare delle domande in alcune persone e/o avvicinarle alla tematica
discutere di questioni monetarie piuttosto che non, fuori dall'ambito accademico (possibilmente senza gadget, calendari, etc..) e dai “titolati”
Angelo Verilli
 
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